Come da tradizione, nel primo sabato di agosto torna il fascino antico delle pariglie. Per il secondo anno consecutivo la corsa è sponsorizzata dal quotidiano La Nazione. Il Sesana è l’unico ippodromo al mondo dove si corre una corsa con le pariglie, ovvero con due cavalli attaccati allo stesso sulky. Dietro a questa specialità c’è un lavoro incredibile. I cavalli oltre ad essere disponibili caratterialmente devono essere il più possibile simili anche fisicamente con lo scopo di creare un andatura sincronizzata. Non va quasi mai bene al primo colpo, si procede per tentativi fino a trovare la coppia giusta con cui scendere in pista. Affascinante anche il momento della vestizione che rappresenta una vera e propria arte dove tutto deve essere perfetto anche ai fini della sicurezza, poi i sulky d’epoca rigorosamente in legno conservati con cura e gelosia dallo stesso ippodromo. Ecco perchè viene considerata come un tuffo nel passato, in un ippica che punta sempre di più sui ragguagli cronometrici, per due minuti si torna a correre non solo con il corredo antico ma anche con un approccio diverso nei confronti del cavallo.
A Montecatini si disputano le pariglie dal 1958, nel suo albo d’oro i migliori driver della storia due su tutti Nello e Vivaldo ma anche guidatori meno blasonati che hanno fatto di questa corsa una vera e propria passione come Orlando e Sergio Orlandi, Roberto Gradi e Bruno Lenzi. Ma il primato di vittorie va ancora una volta alla famiglia Bellei, il padre nella hall of fame con sette successi di cui l’ultimo nel 1988 con Erzincan-Filippo d’Ausia mentre Enrico è fermo a otto dal 2015, edizione vinta con Paride-Poseidon Bar. Tra i più recenti Sandro Capenti con cinque allori, Riccardo Pezzatini sul primo gradino del podio due volte consecutive con la stessa pariglia e Edoardo Baldi vincitore in carica. La corsa di sabato è formata da quattro coppie e l’unico guidatore a non averle mai vinte è Antonio Di Nardo che insieme a Gennaro Casillo in cabina di regia schiera Davide-Bat Host. E uno spettacolo più bello da vedere che da pronosticare, perché quelli che all’apparenza potrebbero sembrare i due cavalli più forti, magari nell’occasione non riescono a trovare quella complicità indispensabile per conquistare la vittoria.
Martina Nerli