DANIELE BERNARDINI
Cronaca

Terme, altri 6 milioni di euro andati in fumo

Le perdite del 2018 ammontano a 4 milioni, quelle del 2019 a ulteriori 2. Oggi sedute "segrete" per la riduzione del capitale sociale

L’amministratore Alessandro Michelotti e l’assessore regionale Federica Fratoni

Montecatini Terme, 3 giugno 2020 - Alessandro Michelotti fa il punto sui bilanci 2018 e 2019 delle Terme davanti alla commissione consiliare di controllo sulle società partecipate. L’amministratore sarà ascoltato oggi alle 17 nel corso di una seduta “segreta“, visto che i due documenti finanziari non sono ancora stati presentati e votati dall’assemblea dei soci.

Nel corso della prossima assemblea dei soci, la proprietà dell’azienda (Regione e Comune) sarà così in grado di mettersi in pari sull’approvazione dei bilanci, come richiesto dalle banche creditrici per rinegoziare il debito. Alle 18.30 invece è convocata una seduta del consiglio comunale, dove all’ordine del giorno è prevista la riduzione del capitale sociale delle Terme. Anche in questo caso la discussione e la votazione non saranno aperte al pubblico. Il provvedimento, già approvato dalla giunta regionale, socio di maggioranza, prevede che da questa voce saranno presi circa due milioni di euro. I soldi saranno utilizzati per far fronte alle perdite relative al bilancio 2019, che, in base alle prime notizie ufficiose, si aggirano più o meno sulla stessa cifra.

Il consuntivo relativo al 2018 registra una perdita intorno ai 4 milioni di euro, ma in questo caso la società dispone al suo interno alle risorse necessarie per far fronte alla situazione. Anche il risultato relativo a due anni fa è stato determinato in parte dalle istanze delle banche creditrici, che hanno sollecitato l’inserimento di interessi di mora e altre voci, peggiorando di conseguenza il risultato finale.

Il capitale sociale delle Terme al momento ammonta a circa 26 milioni di euro, 18 della Regione e 8 del Comune. Se le risorse per far fronte alle perdite del 2019 non dovessero essere prese dal capitale sociale, gli azionisti dovrebbero provvedere per conto proprio, attingendo dalle rispettive casse, in proporzione alle rispettive partecipazioni. E’ una soluzione che si rivelerebbe molto impegnativa soprattutto per il Comune, alle prese con grosse difficoltà finanziarie, causate anche dall’emergenza Covid-19. Intanto il commercialista Franco Pacini, responsabile regionale del termalismo per Forza Italia, lavora sulla proposta da rivolgere alle banche creditrici, affinché accettino di convertire il debito in azioni delle Terme. © RIPRODUZIONE RISERVATA