"Termalismo in difficoltà nei grandi centri"

L’assessore regionale Marras ha fatto il punto sul settore in Toscana: "Forte crescita di presenze soltanto nei centri più piccoli"

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Il termalismo in Toscana e le prospettive di rilancio delle città termali. L’assessore regionale al turismo Leonardo Marras ha fatto il punto in commissione sviluppo economico e rurale, presieduta da Ilaria Bugetti (Pd).

Dopo alcune considerazioni sulla presenza dei 33 stabilimenti adibiti alla cura e al benessere della persona e sulla tipologia delle acque termali che si differenziano sia per caratteristiche fisiche che chimiche, l’assessore ha parlato della loro distribuzione capillare da nord a sud. Riguardo al turismo termale, Marras ha precisato che "le presenza sono in calo nel lungo periodo, ma con dinamiche opposte tra grandi città e piccoli centri termali. Le presenze turistiche nei comuni termali nel 2019 – continua – ammontano a 3,5 milioni; il flusso appare in calo costante nel tempo, ma gli andamenti sono differenti a seconda delle tipologie dei comuni".

"Montecatini – si specifica – conta da sola circa il 46,5% del totale delle presenze, mentre Chianciano pesa per un ulteriore 17,3%, ma a Montecatini c’è anche un turismo organizzato e in larga parte straniero. Gli altri comuni termali della regione, di piccole dimensioni, hanno conosciuto uno sviluppo recente, connesso con il turismo del benessere ed enogastronomico e qui il termalismo è un prodotto più dinamico". In sintesi, "nel confronto tra la variazione delle presenze, Montecatini e Chianciano risultano il prodotto turistico con la performance peggiore al contrario dei centri termali minori, in particolare al sud della Toscana, con un incremento dal 2005 al 2019 del 65%".

"Si evidenzia come nelle destinazioni come Chianciano, Montecatini e Casciana c’è un calo o una stabilità di presenze – ha detto – mentre nei centri termali più piccoli come Bagni di Lucca, San Casciano dei Bagni, Monsummano, San Quirico d’Orcia, Campiglia Marittima, San Giuliano, Rapolano, Radicondoli c’è un’esponenziale crescita di presenze". Riguardo alle presenze italiane nelle maggiori città termali si attestano al meno 40,9% mentre nei centri minori termali si registra un aumento del 58%".

Marras ha poi ricordato la campagna per promuovere il bonus terme e le attività promozionali portate avanti da Toscana Promozione. Un occhio poi alla partecipazione regionale in tre società termali di cui due sono state messe in liquidazione: Terme di Casciana e di Chianciano, in quanto società immobiliari proprietarie dei beni immobili in cui è svolta l’attività termale da parte di società di gestione. La terza partecipazione è in termini di buona procedura presso tribunale di Pistoia".