Giovedì, alle 17, nella Sala Giunta di Palazzo del Vicario, è stata convocata una riunione della Commissione consiliare affari e bilancio: al primo punto dell’ordine del giorno, ‘Approfondimento su canone unico patrimoniale e passi carrabili’. Ne ha dato notizia il consigliere comunale Giacomo Melosi (Fratelli d’Italia), ricordando che le riunioni delle commissioni "sono aperte al pubblico, che può assistere, ma non intervenire – afferma –, può comunque essere un’occasione valida per capirci qualcosa in più, in attesa della convocazione dell’assemblea pubblica che abbiamo richiesto". Melosi invita i concittadini "non solo a partecipare – prosegue – ma a inviarmi eventuali quesiti e dubbi da sottoporre all’amministrazione e ai tecnici presenti, che dovranno chiarire molti aspetti. Non possono sempre trincerarsi dentro gli uffici, è giunto il momento che rendano conto di quello che fanno".
Il tema è uno dei più dibattuti, in questi giorni. Nello scorso mese di maggio il Comune di Pescia aveva dato incarico a una società specializzata di effettuare un censimento dei passi carrabili che insistono sulle strade comunali. E ormai da alcuni giorni stanno arrivando nelle case dei pesciatini gli avvisi di pagamento, nei quali si lasciano agli utenti solo dieci giorni di tempo per verificare i conteggi e pagare i bollettini. "Pescia era uno dei pochi comuni, in tutta la Provincia di Pistoia, a non pagare questa tassa – spiega l’assessore Vittorio De Cristofaro –. C’era la necessità di consolidare le entrate e ridurre enormemente le uscite. In fase di bilancio di previsione avevamo detto che era stato raggiunto il pareggio con l’introduzione di nuove entrate; fra queste, la previsione per i passi carrabili. Oltre a essere una nuova entrata per rispondere alle richieste della Corte dei Conti, è una equiparazione fra cittadini, fra i residenti su strade provinciali, che già la pagavano, e chi abita su strade comunali, dove non era prevista. In caso di errore o di somma non dovuta – finisce – può essere chiesto l’annullamento agli uffici preposti".
Emanuele Cutsodontis