Alcuni studenti delle classi III, IV e V indirizzo Tecnologie Cartarie dell’Istituto Tecnico Marchi hanno partecipato a Cartacea, manifestazione organizzata a Porcari dalla Fondazione Giuseppe Lazzareschi per celebrare il vasto mondo della carta, che sul territorio vede la presenza di un distretto cartario tra i più importanti d’Europa. Un gruppo di studenti, Benedetto Domenichini, Davide Sposato, Matteo Cortopassi ed Ernesto Lunardini, hanno partecipato alla consegna del premio annuale Obiettivo Zero, riconoscimento alle imprese virtuose che, nel 2021, hanno avuto meno incidenti sul lavoro, avvicinandosi o raggiungendo l’ambito traguardo Obiettivo Zero.
La scuola ha presentato ai rappresentanti delle aziende premiate caratteristiche e finalità del corso in Tecnologie Cartarie. Cortopassi e Lunardini, VC, hanno parlato delle loro esperienze di tirocinio in azienda. Un altro gruppo, Dennis Teglia, Marco Tocchini, Jacopo Romanese, Samuele D’Antonio, Andrea Paolinelli, Antonio Calamari, Alessio Biagini, Nassim El Khamri, Riccardo Fioravanti, Kevin Plumari e Andrea Mati, coordinati dai docenti Sandra Preite, Stefano Bucci, Chiara Venturi e Anna Tangredi, hanno mostrato e descritto ai visitatori del percorso espositivo ‘La carta ieri, oggi e domani’ una serie di attività pratiche e prove di laboratorio sui prodotti di carta, accompagnando i visitatori lungo un percorso costituito da vari prodotti fatti con carta e cartone e da una serie di pannelli con la storia della carta in Italia e, in particolare, nella nostra zona.
Allo stand dell’Istituto Tecnico, gestito da studenti e docenti, i visitatori, fra i quali molti bambini, usando un microscopio digitale hanno potuto vedere le caratteristiche delle fibre della cellulosa, analizzare la differenza dei fogli di carta prodotti con fibra di cellulosa vergine confrontandoli con quelli prodotti con fibra derivata da carta da riciclo; e poi, le prove sul diverso grado di "spappolabilità" della carta igienica rispetto ai tovaglioli di carta o agli asciugatutto.
La scuola ringrazia pubblicamente i docenti che hanno organizzato l’intervento e gli studenti partecipanti, e la Fondazione Giuseppe Lazzareschi di Porcari, che ha concesso un contributo di 2.500 euro per acquistare strumentazioni e materiale per i laboratori.
Emanuele Cutsodontis