REDAZIONE MONTECATINI

"Strage tra le più efferate" Il ricordo dell’Eccidio con 174 vittime innocenti

A Massarella la cerimonia unitaria con il presidente della Regione Giani. Mazzeo: "Compito delle istituzioni è diventare amplificatori di memoria".

"Strage tra le più efferate" Il ricordo dell’Eccidio con 174 vittime innocenti

"Quando parliamo dell’Eccidio del Padule di Fucecchio parliamo di una delle stragi più efferate commesse dai nazisti, con la complicità dei fascisti di casa nostra. Noi in Toscana avemmo 4.500 vittime. Fu il punto più basso, dal punto di vista dei valori, mai raggiunto in Europa dall’inizio della civiltà" ha detto il presidente della Regione Eugenio Giani, partecipando alla celebrazione unitaria che si è tenuta ieri, a Massarella per ricordare le 174 vittime della strage nazista del Padule. "In un tempo in cui i testimoni di quelle terribili nefandezze non ci sono più, è compito delle istituzioni diventare ‘amplificatori di memoria’. La Toscana è da sempre terra che ha saputo fare scelte coraggiose". Con queste parole, il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, ha portato la voce dell’Assemblea legislativa "Anche qui– ha proseguito Mazzeo –, voglio riaffermare l’esigenza di consolidare quel patto tra istituzioni e cittadini verso l’impegno quotidiano nella memoria". Il presidente ha ringraziato "Fucecchio e le amministrazioni comunali, tutti i sindaci dei Comuni del Padule e la console tedesca Susanne Welter per la presenza e le sue parole" e ha rivolto un ringraziamento particolare anche ad Anpi, Aned e a "tutte le associazioni, ai familiari delle vittime per l’impegno costante nel coltivare i valori della nostra Resistenza. Grazie anche alle attrici e agli attori diretti da Firenza Guidi, che hanno messo in scena uno spettacolo toccante". Il presidente del Consiglio regionale ha particolarmente apprezzato la partecipazione che ha segnato la commemorazione del 79° anniversario dell’eccidio del Padule , la terribile strage nazista del 23 agosto 1944, quando l’esercito tedesco in ritirata pianificò e realizzò il massacro di 174 civili inermi, in gran parte donne, bambini e anziani, nel territorio dell’area palustre tra le province di Firenze e Pistoia, compreso tra i comuni di Cerreto Guidi, Fucecchio, Larciano, Monsummano Terme e Ponte Buggianese. Una lunga scia di sangue, dalla vittima più giovane, la piccola Maria Malucchi di appena 4 mesi, alla più anziana, Carmela Arinci di 94 anni. La barbarie che si abbatté all’alba di quel giorno è stata riportata alla memoria dallo spettacolo ‘Diciassette proiettili la trafissero nel petto’, ideato e diretto dalla regista Firenza Guidi e realizzato dagli attori della compagnia Elan Frantoio. Lo spettacolo è stato solo una parte della commemorazione che quest’anno è stata organizzata dal Comune di Fucecchio, nella frazione di Massarella. Dopo la messa nella Pieve di Santa Maria, officiata dal vescovo di Pescia, Monsignor Roberto Filippini. La deposizione delle corone alla stele del Parco della Rimembranza (realizzato nel 2015 con il contributo della Germania) è avvenuta alla presenza delle massime istituzioni regionali e locali, con il presidente Mazzeo a fianco del presidente della Toscana Eugenio Giani, del sindaco di Fucecchio, Alessio Spinelli; della console tedesca Susanne Welter; delle sindache di Cerreto Guidi, Simona Rossetti; di Larciano, Lisa Amidei; di Monsummano Terme, Simona De Caro; del sindaco di Ponte Buggianese, Nicola Tesi.