Sfalci in Padule. Nuovo vertice con la Regione

Tecnici della Regione Toscana tornano a Padule per risolvere la questione degli sfalci, ma la quadra definitiva non è ancora stata trovata. Proprietari terrieri opposti all'uso di mezzi non rumosi. Avvocatura regionale deve ancora pronunciarsi sull'interpretazione del regolamento. Situazione in stallo da anni, incontro pubblico non ha portato a soluzioni concrete.

Sfalci in Padule. Nuovo vertice con la Regione

Sfalci in Padule. Nuovo vertice con la Regione

Una nuova visita dei tecnici della Regione Toscana è in programma in Padule per cercare di trovare una soluzione alla problematica degli sfalci. Un passo in avanti per trovare appunto una soluzione che accontenti tutte le parti in gioco è stato fatto nel corso di un recente vertice video che ha visto presenti i dirigenti della Regione e le amministrazioni rivierasche, ma ancora non è stata trovata la quadra definitiva. Si cerca di capire come gestire la pulizia della zona palustre, che secondo il nuovo regolamento regionale deve essere effettutato (sintetizzando) attraverso l’uso di mezzi non rumosi. Un punto che ha trovato una forte opposizione da parte dei proprietari terrieri.

I tecnici della Regione sono attesi di nuovo in Padule per un sopralluogo e per un confronto. "Dopo questo nuovo faccia a faccia, vedremo quale strada sarà presa per risolvere la questione", fanno sapere dal Padule.

La risposta dell’avvocatura regionale sull’interpretazione del regolamento riguardante gli sfalci non è ancora stata diffusa. La questione, lo ricordiamo, è nata anni fa e alcuni mesi fa si è rinnovata a seguito di un incontro pubblico sul tema. L’incontro era stato organizzato a seguito di quanto emerso dall’assemblea pubblica che si era tenuta alla Dogana del Capannone a Ponte Buggianese, dove i proprietari terrieri che rappresentano per lo più anche i cacciatori, portarono avanti le motivazioni secondo le quali quel regolamento, così com’è, sarebbe del tutto inapplicabile. Insieme ai sindaci fu proposto un incontro con l’assessore regionale all’ambiente Monia Monni che li ha incontrati ma, al momento, la questione resta ancora senza soluzioni.