Sei vigili urbani rinviati a giudizio C’è anche il comandante Gatto

Dal 17 ottobre dovranno affrontare il processo anche gli agenti Cecchini, Albano, Fabrizi, Neri e Landi

Sei vigili urbani rinviati a giudizio  C’è anche il comandante Gatto

Sei vigili urbani rinviati a giudizio C’è anche il comandante Gatto

Il giudice dell’udienza preliminare rinvia a giudizio il comandante della polizia municipale Domenico Gatto e altri cinque agenti che erano in servizio all’epoca dei fatti contestati. Così ha deciso ieri mattina, durante l’udienza dove l’accusa era rappresentata dal pubblico ministero Luisa Serranti. Dovranno affrontare il processo anche Manrico Cecchini, Andrea Albano, Luca Fabrizi, Maurizio Neri e Matteo Landi.

Lo scorso luglio il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Pistoia dispose gli arresti domiciliari per Gatto e Cecchini e il divieto di dimora a Montecatini per Albano. Le misure sono state mano a mano via attenuate, tant’è che, su decisione del Comune, non essendo più sottoposto a provvedimenti, Gatto è rientrato a lavorare il 16 marzo, prima all’ufficio edilizia privata, e a partire dal 20 aprile di nuovo alla guida del comando di polizia municipale.

Per Gatto il giudice ha deciso il non luogo a procedere per due capi di imputazione per i quali il Gip non aveva dato la misura cautelare: il concorso in calunnia e il falso nella vicenda di Giannetto Iacometti, l’anziano che ha sporto denuncia per maltrattamenti subiti durante i controlli in pandemia. È stato fissato anche il non luogo a procedere per Manrico Ceccherini in merito all’accusa di violenza privata, perché a seguito della riforma Cartabia, questo è diventato un reato procedibile a querela di parte, che era stata ritirata. Riguardo all’episodio di sequestro di persona, per cui è stata inizialmente indagata la municipale, è stato riqualificato in violenza privata e si procederà d’ufficio, perché ci sarebbero delle aggravanti.

Sono 15 in tutto i reati contestati nel procedimento, che inizierà il 17 ottobre davanti al collegio guidato da Alessandro Buzzegoli. Il Comune, al momento, conferma il comandante Gatto nella sua funzione. Il legale Pamela Bonaiuti, avvocato del foro di Prato che assiste Gatto e Cecchini, è pronta a dare battaglia. "Sono state accolte le tesi del pubblico ministero – dice – anche in merito di non luogo a procedere. Secondo me ci sono due questioni di diritto che riproporrò in dibattimento. Apprezziamo che il Comune abbia rimesso il comandante Gatto al suo posto e non si sia costituito parte civile. È segno che ha fiducia nei suoi uomini".

Daniele Bernardini