"Con il Lorenzini contro gli accorpamenti"

Lettera del sindaco Giurlani agli uffici scolastici e al ministro Azzolina. "Condivido questa battaglia: la scuola merita più attenzioni"

Oreste Giurlani

Oreste Giurlani

Pescia, 14 luglio 2020 - Il sindaco Oreste Giurlani ha scritto all’ufficio scolastico provinciale, a quello regionale, al ministro Azzolina e a tanti altri soggetti che sono, a vario titolo, interessati dal processo di accorpamento delle classi terze del liceo Lorenzini e in generale a un ridimensionamento a livello provinciale dell’offerta scolastica, almeno a giudicare dal taglio di tanti docenti di cui si è parlato in questi giorni. Giurlani si associa al comitato genitori del liceo Lorenzini che chiede espressamente una revisione della decisione di accorpare le classi terze degli indirizzi scientifico e scienze umane, con evidenti ricadute sulla continuità didattica del percorso di ogni studente.

«Come ho scritto nella lettera – dice Giurlani – condivido in pieno questa battaglia civile dei genitori e in generale sono preoccupato per le notizie che si leggono o ascoltano sull’impoverimento dell’offerta scolastica a livello nazionale e locale. Mi auguro che queste previsioni siano ridimensionate e che anzi la scuola possa avere sempre maggiori risorse e ampi margini di manovra. Il liceo Lorenzini, così come tantissime altre scuole della nostra provincia, devono continuare l’ attività con tutte le risorse possibili".

«Mi associo al comitato dei genitori del Lorenzini – recita la lettera del sindaco – che ha espresso giudizi fortemente negativi rispetto all’ipotesi dell’accorpamento delle classi terze per l’anno scolastico 2020-21, dopo la decisione dell’ufficio scolastico provinciale di ridurre le classi stesse, chiedendo una revisione del provvedimento. Nell’esprimere la preoccupazione che tale decisione e la riduzione generale del corpo docente a livello provinciale, quantificato in circa 600 insegnanti in meno con conseguenze didattiche facilmente immaginabili, chiedo esplicitamente che si riconsideri tutto questo, a nome della comunità che rappresento. Una scuola forte, che formi i cittadini del domani, non può passare attraverso la riduzione degli organici e il ridimensionamento del corpo insegnante, operazione che sarebbe negativa in ogni momento, ma che diventa drammatica in questa fase di emergenza sanitaria. Dopo i disagi della didattica on line, non crediamo che studenti e famiglie possano e debbano sopportare anche questa mutilazione numerica che presuppone un impoverimento ulteriore dell’offerta scolastica, con conseguenze di lungo periodo drammatiche. Sarò al fianco del comitato del Lorenzini per qualunque forma di sensibilizzazione e protesta voglia adottare". Mai