Recupero del ’Mariotti’. Il Comune affida i lavori: "Così rilanciamo lo sport"

La ristrutturazione sarà eseguita dal ’Gruppo Elsa’ di Caivano per 1,6 milioni. Il progetto prevede anche il potenziamento dell’impianto termico ed energetico.

Recupero del ’Mariotti’. Il Comune affida i lavori: "Così rilanciamo lo sport"

Recupero del ’Mariotti’. Il Comune affida i lavori: "Così rilanciamo lo sport"

Il Comune ha appena affidato i lavori di ristrutturazione dello stadio Mariotti, attraverso una procedura negoziata, al "Gruppo Elsa" di Caivano, in provincia di Napoli, per un importo complessivo, grazie al ribasso in fase di gara, di oltre un milione e 600mila euro, di cui un milione e 300mila per l’intervento vero e proprio a cui si aggiungono i costi legati alla sicurezza del cantiere e all’Iva. Il vicesindaco Alessandro Sartoni, assessore ai lavori pubblici, ha recentemente illustrato il progetto definitivo dell’opera. "Siamo nell’ambito di una iniziativa precedente alla istituzione del Pnrr – ha sottolineato l’esponente della giunta – essendo prioritaria per l’amministrazione era stata oggetto di una richiesta di finanziamento statale. Successivamente, è rientrata nell’ambito del Pnrr. Il progetto è stato realizzato dallo studio Croce Engineering di Ghezzano. L’intervento, importante sia per le società sportive locali sia per le iniziative che lo stadio ospita e potrà ospitare, con positivi riflessi turistici, ha come obiettivo principale quello di rispondere all’esigenza di adeguare sismicamente e staticamente gli spogliatoi e le tribune. Gli interventi inseriti nel progetto generale saranno scorporati in vari lotti funzionali, il primo dei quali coperto coi fondi già disponibili. Il quadro economico complessivo è di 2,2 milioni di euro".

Sartoni, tra gli interventi previsti nel primo lotto, evidenzia "il recupero, il risanamento e il rinforzo delle strutture in cemento armato della tribuna coperta, comprese le azioni sulle fondazioni e sulla copertura. A questi si aggiunge il rifacimento del manto di copertura, il ripristino del calcestruzzo ammalorato e il rinforzo delle strutture di fondazione. È prevista la demolizione degli spogliatoi esistenti e di parte della ex casa del custode, con la successiva ricostruzione e l’ampliamento, sempre da adibire a spogliatoi, oltreché a nuovi spazi di servizio relativi all’attività sportiva. I nuovi spogliatoi avranno una superficie di 513 metri quadrati e saranno comprensivi degli spogliatoi arbitri, dei locali per il controllo antidoping e di una infermeria".

Il vicesindaco ha messo in luce il fatto che tutto sarà svolto "come previsto dalle vigenti normative e dalle disposizioni del Coni, anche per quanto concerne le caratteristiche ambientali, certamente diverse da quelle dell’epoca di costruzione. I lavori prevedono anche la realizzazione del nuovo impianto di riscaldamento e dell’acqua calda sanitaria degli spogliatoi, dell’impianto di ventilazione meccanica, di quello elettrico e il potenziamento dell’impianto fotovoltaico e la posa di pannelli termici. Il progetto complessivo precede anche il rifacimento dei drenaggi e dell’impianto di irrigazione del campo in erba, dell’illuminazione del campo principale, della pista di atletica e la sistemazione del muro di cinta perimetrale".

L’assessore ai lavori pubblici ha ribadito che al momento dell’insediamento della giunta, nel 2019, lo stadio "aveva agibilità per 100 persone, cosa che ha tuttora e che niente ha a che vedere con le necessarie verifiche fatte fare dalla nostra amministrazione dopo il cambiamento nella normativa tecnica sulla statica degli edifici avvenuto nel 2018. Per risolvere questo problema, lato tribuna coperta, sono in corso due tipi distinti di attività: una che viene realizzata attraverso la predispozione di una segnalazione certificata di inizio attività (Scia) che andrà sottoposta a controllo e verifica delle autorità competenti che mira ad aumentare ad un livello intermedio la capienza della tribuna per poi arrivare al tutto esaurito di oltre 700 posti a sedere una volta realizzato il primo lotto di lavori".

Daniele Bernardini