FRANCESCO STORAI
Cronaca

Montecatini e il raddoppio ferroviario, "Nuova galleria pronta entro la fine dell’anno"

L’intervento per la ’caduta’ del diaframma è programmato per dicembre Ma la strada è ancora lunga tra rifiniture e opere accessorie: ecco il piano

Operai sulla ferrovia in una foto di repertorio

Operai sulla ferrovia in una foto di repertorio

Montecatini, 4 ottobre 2023 – Sarebbe programmata per dicembre la caduta del diaframma della nuova galleria a doppio del Serravalle. Al momento sono una trentina i metri di terra e roccia che dividono i due segmenti di tunnel, quello lato Pistoia e quello lato Valdinievole.

I due cuniculi esplorativi, paralleli a quello della volta della galleria, sarebbero invece distanti appena una manciata di metri.

A questo punto, insomma, risulta verosimile che il traforo sia completato, almeno nella sua struttura grezza, entro fine anno. La galleria, una volta completata, misurerà 1850 metri ed andrà a sostituire l’attuale tunnel a binario unico realizzato nel lontanissimo 1859.

La nuova galleria, insomma, dovrebbe essere vicina alla sua conclusione, almeno per quanto riguarda la sua struttura base. Un risultato tutt’altro che scontato, visto che l’iter della sua costruzione, iniziata il 30 agosto 2016, ha subito diversi ritardi e blocchi: prima la pandemia di Covid che ha rallentato fortemente i lavori, poi il problema strutturale che ha bloccato per quasi due anni gli scavi.

Una struttura base della galleria completa, però, non significa certo treni in transito all’interno di essa: caduto l’ultimo diaframma, a quel punto mancherebbero ancora le rifiniture, il ballast (le pietre su cui poggiano i binari per ridurre le vibrazioni al passaggio dei treni), le rotaie, la linea area di alimentazione e i collegamenti elettrici necessari per gestire il segnalamento lungo la tratta. Eppure, calendario alla mano, qualche ritardo pare comunque esserci.

Eugenio Giani, il presidente della regione Toscana, durante la visita al cantiere sotterraneo aveva annunciato la fine degli scavi per l’estate 2023, con apertura al traffico ferroviario entro l’anno 2024. La prima scadenza sarebbe formalmente saltata; la seconda è ancora potenzialmente raggiungibile nei tempi previsti, ma bisogna fare molto presto. Attualmente le maestranze di Rfi lavorano a spron battuto, suddivisi su tre turni per procedere nel modo più spedito possibile.

Rimangono però tante opere accessorie, idrauliche e stradali, da completare. Sono proprio questi i cantieri che appaiono più indietro e che, conseguentemente, preoccupano di più gli amministratori locali dei comuni interessati dal raddoppio. Ad esempio, la viabilità ad est della stazione di Serravalle Pistoiese risulta in alto mare, così come quella confinante con il comune di Pistoia in prossimità del sovrappasso della variante a Spazzavento. Altre opere che paiono indietro si trovano sono nel comune di Pieve a Nievole, nella zona di Poggio alla Guardia, dove sono in corso importanti lavori sul reticolo idrico. Tutte opere che, secondo i piani, RFI dovrebbe completare entro il 2024, cioè entro un anno o poco più. Un crono-programma a questo punto strettissimo che porta con sé ancora molti interrogativi.