Stop al punto nascite, un coro di no

Mozione di Pescia Cambia. Conforti: "Reagire con forza come nel 2011". Franceschi porta il caso in provincia

Il punto nascite dell’ospedale di Pescia chiuderà il 1° giugno

Il punto nascite dell’ospedale di Pescia chiuderà il 1° giugno

Pescia, 15 maggio 2022 - Prese di posizione e proteste per l’annunciata chiusura del punto nascite all’ospedale di Pescia. Con una mozione, il gruppo consiliare Pescia Cambia esprime ufficialmente la sua contrarietà alla ipotesi. "Per scongiurare questa possibilità – scrive – i consiglieri vogliono farsi sentire anche a livello istituzionale, portando in consiglio comunale il problema e poi coinvolgere le istituzioni, a partire dalla Società della Salute e dalla Conferenza dei sindaci, per interrompere una tendenza che appare chiara e che porterà, se non fermata, a un ridimensionamento dell’ospedale, con gravi ripercussioni sull’offerta sanitaria e sulla qualità della vita di tutti i pesciatini e degli abitanti della Valdinievole. Se a questa scelta si unisse la paventata chiusura della chirurgia si determinerebbero conseguenze a cascata su tanti altri servizi minandone l’efficienza",

Sul caso interviene anche il consigliere Francesco Conforti. "Nel 2011 tutti i sindaci della Valdinievole prepararono un progetto da inviare in Regione per chiudere l’ospedale e realizzare una nuova struttura ridimensionata sulla Camporcioni. Noi, come Comune di Pescia, ci opponemmo e facemmo mancare la nostra firma, indispensabile per la Regione. Con un impegno incessante cercammo di sensibilizzare i cittadini di tutta la Valdinievole e della vicina Lucchesia. Riuscimmo così a organizzare a Pescia nel maggio 2011 una grande marcia popolare, come non si è più vista in seguito, con migliaia di persone e cartoline inviate in Regione per difendere il nostro Ospedale. Oggi c’è il rischio di perdere il punto nascite, legato certo a problemi generali di calo della natalità, ma anche a problemi locali come lo svilimento del comparto materno infantile del nostro ospedale. A partire dalla chiusura della Pediatria, per cui torno a chiedere per l’ennesima volta la riapertura di un reparto, anche piccolo, con personale, letti e disponibilità tutto l‘anno. Proprio come allora, c’è un bisogno estremo di provare a sensibilizzare, senza stancarsi".

"Chiedo che il consiglio provinciale – scrive Oliviero Franceschi (Lega) – approvi il mio ordine del giorno affinché il presidente Giani e l’assessore competente diano risposte rassicuranti e certezze in merito al mantenimento del punto nascite".