Protesta dei lavoratori il 4 ottobre a Firenze

I sindacati in coro: "Manifestazione sotto la sede della Regione, che ha anche importanti responsabilità sul fronte occupazionale"

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I dipendenti delle Terme hanno deciso. La mattina di martedì 4 ottobre, una settimana prima dell’udienza fissata davanti al tribunale fallimentare per l’esame delle istanze di liquidazione giudiziale presentate contro la società, andranno a Firenze a manifestare sotto la sede della Regione (nella foto il presidente Eugenio Giani), azionista di maggioranza dell’azienda.

La titolarità delle quote di maggioranza non è il solo motivo che ha spinto i dipendenti ad andare a esprimere la loro rabbia nel capoluogo. La Regione è titolare di importanti funzioni in materia di turismo e occupazione, che accrescono la sua responsabilità nel cercare una soluzione della vicenda. Così ha deciso l’assemblea del personale, tenuta ieri mattina.

La discussione inevitabilmente è stata molto agitata a causa dell’ultima notizia arrivata. Dopo l’istanza di liquidazione giudiziale per 27 milioni di euro presentata dal pool di banche guidate da Bnl, anche i componenti del collegio dei revisori hanno annunciato un provvedimento del genere, ancora da notificare alla società. Apprezzamento è stato espresso per le ultime dichiarazioni rilasciate dal sindaco Luca Baroncini, intenzionato a opporsi a qualsiasi possibile speculazione; vuole mantenere il vincolo termale sugli edifici ancora utilizzati a questo fine.

Angela Bigheretti di Uil-Tucs conferma di aver accolto in modo positivo queste dichiarazioni. "Il sindaco – sottolinea – ha preso una posizione importate. Confermiamo la manifestazione a Firenze per martedì 4 ottobre".

Simone Pialli di Fisascat-Cisl sottolinea come "la situazione sia sempre più grave in seguito alla presentazione dell’istanza di liquidazione giudiziale da parte del collegio dei revisori". Alessandro Cartei di Filcams-Cgil ribadisce l’importanza della manifestazione con il presidio sotto la sede della Regione. "Questo ente – ricorda – oltre a essere il socio di maggioranza delle Terme, detiene importanti deleghe sul turismo e questo è significa molto per tutta l’economia e l’occupazione della Toscana. Oltre alle Terme, Montecatini potrebbe essere colpita da altre situazioni di crisi nel settore, destinate a infliggere un duro colpo a tutta l’occupazione. Montecatini intanto sembra immersa in una situazione surreale. Diversi alberghi sono pieni con le gite, ma a quali tariffe? Intanto gli uffici legali delle due amministrazioni proprietarie e gli avvocati delle Terme attendono con ansia di conoscere il contenuto dell’istanza di liquidazione giudiziaria avanzata dal collegio dei revisori.

Daniele Bernardini