
Pegaso d’oro a Nibali. Dalle salite del Montalbano ai trionfi a Giro e Tour
Una giornata come ai vecchi tempi per Vincenzo Nibali, un campione amato dagli sportivi e dagli appassionati di ciclismo. È quella che ’Lo Squalo’ ha trascorso ieri in Toscana, dove Nibali è cresciuto ciclisticamente, per ricevere due ambiti riconoscimenti. Nella tarda mattinata Nibali ha ricevuto a Palazzo Strozzi Sacrati in Piazza del Duomo a Firenze, sede della Giunta Regionale, il Pegaso D’Oro massimo riconoscimento della Regione Toscana; poi ieri sera, all’Hotel Country Club di Capannori, alle porte di Lucca, ha messo le mani sulla Sfinge d’Oro che va ai personaggi che sono rimasti nel cuore degli sportivi per le loro imprese a livello mondiale e Nibali di queste è stato straordinario artefice.
A Firenze è stato il governatore della Toscana Eugenio Giani a consegnare il Pegaso d’Oro motivando il riconoscimento quale segno di riconoscenza e gratitudine per le imprese delle quali Nibali è stato protagonista con le vittorie nelle tre massime gare a tappe al mondo (Tour de France nel 2014, Giro d’Italia 2013 e 2016, la Vuelta di Spagna nel 2010) e nelle classiche monumento Sanremo e Lombardia. Ma il premio è anche per il legame che Nibali ha stretto con la Toscana fino da giovanissimo quando arrivò a Mastromarco, la località ai piedi del Montalbano, nel Comune di Lamporecchio, che lo ha adottato fino da giovanissimo e, grazie al locale gruppo sportivo Mastromarco Sensi, lo ha fatto crescere e lanciato nel mondo del ciclismo e ora lo considera come un suo cittadino.
Alla cerimonia era presente l’avvocato Fausto Malucchi, grande tifoso di Vincenzo. Chi non ricorda a Mastromarco per esempio il suono delle campane del parroco per annunciare le grandi vittorie ottenute, oppure la meravigliosa festa organizzata dopo il successo di Vincenzo Nibali al Tour de France del 2014? "Sono felicissimo e commosso per questo importante riconoscimento che testimonia la riconoscenza e la stima nei miei confronti – ha detto Nibali –. Ho ricevuto dalla Toscana accoglienza e formazione per diventare qualcuno. Questa Regione è sempre stata culla del ciclismo ed ora si appresta ad ospitare appuntamenti importanti e di prestigio, uno su tutti la partenza del Tour de France".
Antonio Mannori