Ospedale di Pescia, i sindacati: "Clima di delusione"

Lettera della Cisl a sindaci e Asl denuncia il progressivo ridimensionamento del Cosma e Damiano

Pescia, 22 dicembre 2022 - ​«Riflessioni sull’ospedale SS. Cosma e Damiano" è il titolo della lettera aperta firmata da Roberto Rossi segretario di Cisl Fp di Pistoia e da Alessandra Biagini segretario provinciale di Cisl Toscana Nord e indirizzata ai sindaci e al direttore generale dell’Asl Toscana Centro.

«Da tempo – scrivono – avvertiamo un clima di disillusione tra i professionisti dell’ospedale di Pescia e fra gli stessi cittadini. Questa sensazione, nonostante il costante impegno profuso dagli operatori della sanità, non nasce certo dal nulla, ma da una serie di ritardi, tagli e mancate risposte che negli anni sono andate a sommarsi. Il nosocomio pesciatino, oltre alla ormai cronica carenza di personale, soffre di altri e probabilmente ancor più gravi problemi. Eccoli: a che punto siamo con la normativa antincendio e sono rispettati i tempi previsti per l’adeguamento? Il progetto di adeguamento antisismico procede come previsto? Su questi temi non abbiamo più notizie.  Depauperamento dei servizi: negli anni l’ospedale ha perso il posto fisso di polizia, lo sportello bancario, l’edicola, i letti di dialisi territoriale a Montecatini; ha subito l’esternalizzazione del Cup e della portineria, il parcheggio pubblico gratuito e non esistono nelle vicinanze parcheggi gratuiti in grado di accogliere assistiti e dipendenti. E’ incredibile che nonostante le tante manifestazioni e le raccolte di firme, nulla si sia mosso. Cittadini e lavoratori sono stati abbandonati nelle mani del privato, che giustamente fa i suoi interessi. Andare a lavorare o a curarsi non può diventare un lusso".

«Diminuzione delle offerte professionali – continua la Cisl – mancata creazione della cittadella sanitaria, declassamento da presidio a stabilimento ospedaliero, perdita della pediatria, ridimensionamento di emodinamica e dell’attività chirurgica, chiusura del punto nascita e patologia neonatale per terminare agli ultimi problemi che affliggono il laboratorio analisi con una grave carenza di personale. Ora si parla anche di un rischio per il pronto soccorso. A oggi all’interno dell’ospedale sono chiusi e non disponibili più di 20 posti letto per scarsità di personale. Tutto questo ha fatto passare un messaggio negativo tra il personale, che si è sentito abbandonato, rendendo meno appetibile, anche a livello professionale, l’ospedale di Pescia".