MARTINA VACCA
Cronaca

Morì cadendo nel dirupo, assolti i dirigenti pubblici

Lorenzo Cellai, 21 anni, perse la vita il 4 agosto 2017 in una scarpata a Crespole I funzionari imputati per omicidio colposo: "Non hanno commesso il fatto "

I funerali di Lorenzo Cellai, il 10 agosto 2017

I funerali di Lorenzo Cellai, il 10 agosto 2017

Pescia, 12 gennaio 2024 – Aveva passato la serata dalla sua fidanzata e stava rientrando ma a casa non tornò mai: la sua auto finì in una scarpata, un volo di diversi metri, mentre percorreva la strada che da Piteglio porta a Montecatini. L’incidente avvenne nella zona di Crespole. Per Lorenzo Cellai, 21 anni, non ci fu scampo. Era la notte tra il 4 e il 5 agosto del 2017.

Per quella tragica morte hanno affrontato il processo Renato Ferretti, 65 anni, difeso dall’avvocato Fausto Malucchi di Pistoia, e Giacomo Balleri, 48 anni, difeso dall’avvocato Arianna Ballati, che all’epoca dei fatti erano funzionari della Provincia. L’accusa per entrambi era di omicidio stradale: in quanto dirigente della viabilità della provincia di Pistoia, Ferretti, e in quanto titolare della delega alla viabilità della Montagna, Balleri, avrebbero cagionato la morte del ragazzo, per non aver provveduto, ognuno nelle proprie competenze, alla segnaletica e alla messa in sicurezza di quel tratto stradale.

Mercoledì mattina entrambi gli ex funzionari sono stati "assolti, per non aver commesso il fatto". Il dispositivo della sentenza è stato letto dal giudice monocratico Stefano Billet. Il pubblico ministero Giuseppe Grieco, che ha diretto le indagini, aveva chiesto l’assoluzione per mancanza di prove.

Un esito non scontato, ma costruito passo dopo passo in tutta l’istruttoria dibattimentale che ha ripercorso la difficile situazione di quegli anni, in cui gli enti provinciali erano in fase di dismissione: cioè, se fosse passato il referendum, sarebbero stati smantellati. In quel momento, come confermato dall’ex presidente Rinaldo Vanni, mancavano anche le risorse per garantire la manutenzione ordinaria delle strade.

La famiglia di Cellai, rappresentata dall’avvocato Claudio Del Rosso, ha rinunciato alla costituzione di parte civile, dopo aver ottenuto un risarcimento danni da parte dell’assicurazione della Provincia, che era stata chiamata come responsabile civile, che è dunque uscita dal processo.

"L’estraneità ai fatti degli imputati era evidente – ha commentato l’avvocato Malucchi – La mancanza di fondi non consentiva ai dirigenti autonomia di azione". "E’ stata una istruttoria lunga e tecnica ma è stata dimostrata la mancanza di responsabilità degli imputati", ha aggiunto l’avvocato Ballati.