Morì a soli otto anni in autostrada Per il giudice ci sono due colpevoli

L’incidente sulla "Bretella". Manolo Campioni di Buggiano. condannato a quattro anni. per omicidio stradale

Ci sono due colpevoli per la morte della piccola Linda Pastacaldi, la bambina pratese di soli 8 anni deceduta nel luglio del 2017 sulla bretella Lucca-Viareggio all’altezza di Massarosa mentre era in auto con la mamma. La macchina guidata dalla donna venne coinvolta in un terribile incidente per il quale, ieri, a cinque anni di distanza, sono arrivate le condanne. Il giudice di Lucca, Felicia Barbieri, ha accolto la richiesta del pubblico ministero Cristina Lattanzi, condannando Manolo Campioni, 41 anni di Buggiano, a quattro anni e Antonio Nesta, 52 anni di Torino, a due anni. Entrambi rispondevano di omicidio stradale in quanto coinvolti nel terribile incidente costato la vita alla bambina. I genitori della piccola, il padre Maurizio Pastacaldi, campione di pesca e conduttore di trasmissioni su Sky, e Veronica Ceri si sono costituiti parte civile, assistiti dall’avvocato Manuele Ciappi. Quel giorno Linda era in viaggio con la mamma, di ritorno a Prato per partecipare a un concerto di Tiziano Ferro dopo qualche giorno trascorso al mare in Versilia. Erano appena partite, quando, all’altezza di Massarosa, avvenne la tragedia: la Mini One condotta dalla mamma di Linda si trovò di fronte all’improvviso la Ford Focus di Antonio Nesta in panne sulla carreggiata di marcia. Durante le indagini il sostituto procuratore ha ricostruito che l’automobilista al volante aveva accusato un colpo di sonno e che per questo aveva sbandato verso destra urtando il guard rail. A seguito dell’incidente si era fermato e aveva sostato a lungo in quel tratto di strada, dove però rappresentava un evidente pericolo per gli altri automobilisti in quanto non c’è corsia di emergenza. La mamma di Linda, quando vide la Focus ferma, rallentò tentando di immettersi sulla corsia di sorpasso per evitare il veicolo. Ma prima di avviare la manovra, sempre su quella corsia di marcia, fu tamponata dalla Renault Kangoo guidata da Manolo Campioni. A causa dello scontro la Mini andò a sbattere contro il guard rail. La bimba morì il giorno successivo a Cisanello.