Mercato coperto dimenticato

Da possibile simbolo di rilancio di un quartiere in grave crisi a "monumento" all’inconcludenza

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Doveva diventare una specie di Covent Garden, una struttura di eccellenza dell’enogastronomia cittadina capace di arricchire l’offerta turistica, richiamando ulteriori presenze. Il mercato coperto di Montecatini invece è vuoto da più di cinque anni, se si eccettuano i banchi settimanali dei contadini nell’area Sud del complesso.

Tutto iniziò nel 2014, quando il Comune sull’onda del successo di quello di San Lorenzo a Firenze pubblicò un bando per la ristrutturazione e la gestione dell’immobile di sua proprietà. A partecipare fu il Consorzio Mercato Coperto, composto dai titolari di alcune imprese presenti all’interno e nell’area circostante. E nel 2015 in effetti ci fu l’assegnazione, che però saltò nel 2016, per questioni legate alla documentazione presentata. Tutto da rifare quindi. La nuova procedura vide l’aggiudicazione all’immobiliare Le Padulette, interessata a fare investimenti rilevanti. Una delle prime ipotesi parlava di realizzare piccoli ristoranti dedicati alle migliori produzioni di ogni regione italiana. Nel frattempo iniziarono ad arrivare gli sfratti per le attività presenti all’interno del mercato coperto. Ovviamente ci furono polemiche a non finire, perché alcuni esercizi a conduzione familiare erano presenti da generazioni.

Nell’aprile del 2018 il mercato coperto era ormai chiuso da sei mesi, mentre il Comune e l’immobiliare Le Padulette stavano discutendo sul progetto, che secondo l’amministrazione era forse troppo ambizioso. I lavori non sono mai iniziati e con la nuova amministrazione è stata ufficializzata la decadenza della procedura che aveva assegnato la ristrutturazione dell’immobile. Era l’agosto del 2020 e fino a oggi nessuno ha ancora prospettato ufficialmente nuove soluzioni per il mercato coperto. L’ufficio lavori pubblici ha da poco risolto i problemi causati dal crollo di un tetto dell’immobile, ma il Comune sa bene che una struttura del genere non può rimanere vuota a lungo, a causa dei rischi legati al degrado e alla sicurezza. La giunta vorrebbe trovare una soluzione in tempi abbastanza rapidi a questa difficile situazione.

Daniele Bernardini