REDAZIONE MONTECATINI

Luca Sostegni ha chiesto di patteggiare

E’ indagato nell’inchiesta sulla compravendita di un immobile della Lombardia Film Commision e su presunti fondi della Lega

Luca Sostegni, agli arresti domiciliari nell’ambito delle indagini della procura di Milano sulla compravendita a prezzo gonfiato di un immobile da parte di Lombardia Film Commission e su presunti fondi della Lega, ha chiesto di patteggiare una condanna di quattro anni e dieci mesi, oltre a mille euro di pena pecuniaria. L’istanza, concordata con i pm, è stata depositata dall’avvocato Alessandro Pennisi, legale del montecatinese, e prevede il versamento di 20mila euro,a titolo di risarcimento. La procura di Milano era intenzionata a chiedere il giudizio immediato per tutti gli imputati coinvolti nell’inchiesta, ma sembra orientata a dare un parere positivo alla richiesta di Sostegni. L’arrestato si è dimostrato collaborativo durante le indagini. Luomo è stato fermato lo scorso 15 luglio, per il pericolo di fuga, dato che viveva tra l’Italia e il Brasile. Dopo sette mesi di carcere, da circa due settimane si trova ai domiciliari. Grazie al patteggiamento, l’uomo, accusato di aver svolto il ruolo di prestanome in operazioni gestite dal commercialista Michele Scillieri, legato al Carroccio, potrebbe diventare un testimone prezioso nel corso del dibattimento. Come Sostegni ha raccontato durante gli interrogatori, la sua carriera è iniziata nello scatolificio del suocero, per poi fondare, con uno dei figli, la società "Toscana in tavola". Una volta alla settimana, arrivava da Montecatini a Milano con il suo furgoncino, pieno di ogni prelibatezza. Nel 2008, in Lombardia, Sostegni conobbe il commercialista Scillieri che ha poi seguito fino a qualche mese fa, quando l’inchiesta ha messo fine alle loro presunte attività.

Daniele Bernardini