Liberazione della città. Un sabato di eventi

Sabato 7 settembre a Montecatini Terme si celebrerà l'ottantesimo anniversario della Liberazione con un evento organizzato dall'associazione culturale Antonio Gramsci e Anpi, con spettacolo teatrale e interventi istituzionali.

Liberazione della città. Un sabato di eventi

L’evento è organizzato con il patrocinio del Comune di Montecatini Terme guidato dal sindaco Claudio Del Rosso

Sabato 7 settembre, dalle 21, in piazza del Popolo, sarà celebrerato l’ottantesimo anniversario della Liberazione della città. La manifestazione è organizzata dall’associazione culturale Antonio Gramsci e dell’Assiciazione nazionale partigiani italiani – sezione Valdinievole centro "Giovanni Amendola", con il patrocinio del comune di Montecatini Terme. La serata prevede il saluto istituzionale da parte dell’Amministrazione comunale, e cui seguirà un intervento di Aldo Bartoli, rappresentante della presidenza del comitato provinciale Anpi di Pistoia. Verrà poi rappresentato lo spettacolo "Ma l’idea che è in me – omaggio alla lotta antifascista nel centenario dell’uccisione di Giacomo Matteotti", scritto e diretto da Antonello Nave e interpretato da Alessandro Diddi, Francesca Vannucci, Benedetta Tosi, Massimiliano Elidori ed Antonio Lombardi della compagnia Altroteatro di Firenze, con la direzione tecnica di Angelo Festa dell’associazione Il Villaggio. La cittadinanza e gli ospiti sono invitati a partecipare. Montecatini Terme fu liberata il 7 settembre 1944. I tedeschi si erano ritirati a Montecatini Alto da dove, con dei cecchini, cercavano di rallentare l’avanzata alleata. Il giorno della ritirata avevano anche abbattuto numerosi tigli lungo la strada che saliva verso la montagna, sempre con lo scopo di rallentare le truppe alleate. Il giorno dopo la liberazione i cittadini di Montecatini avevano già iniziato a riparare i danni dei tedeschi e in via Maona, una via che porta verso Montecatini Alto, si era cominciato a rimuovere gli alberi abbattuti per liberare la strada. Nella mattinata un cecchino tedesco, posizionato in località Vico dal quale dominava l’area a valle, sparò sul gruppo di civili intenti a liberare la strada e uccise il trentanovenne Severino Rovina.

Da.B.