"L’energia di Lorenzo un fattore decisivo"

Il legame profondo tra i giocatori Mastrangelo e Lorenzetti illumina il derby tra Fabo e Gema a Montecatini Terme, mostrando che l'amicizia supera la rivalità sul campo. La preparazione mentale e atletica delle squadre promette un derby avvincente.

Tra le pieghe della stracittadina cestistica di Montecatini Terme scorrono venature di umanità che trascendono la rivalità e l’acredine (fortunatamente molto meno marcata rispetto agli albori di questo dualismo) fra Fabo e Gema. Una di queste storie racconta l’amicizia strettissima fra Nicola Mastrangelo, guardia dei leoni termali, e Antonio Lorenzetti, da quasi due anni alla corte di coach Federico Barsotti. Un legame talmente solido che l’ex Rieti ha deciso di celebrare scegliendo come immagine del proprio profilo Facebook una foto che ritrae un’esultanza proprio con l’attuale numero 16 degli Herons.

Mastrangelo, da dove nasce l’amicizia con Lorenzetti?

"Ci siamo conosciuti a San Miniato. Con Antonio l’amicizia è scattata subito, non puoi non voler bene a una persona come lui. Il fatto di ritrovarsi poi a Montecatini ha ovviamente rinvigorito questo legame".

Vi frequentate spesso?

"Sì, anche mercoledì sera avremmo dovuto vederci: avevo detto a lui e a Carpanzano che sarei passato a trovarli a casa loro, poi purtroppo non c’è stato modo".

In questa Gema un giocatore come lui lo vedrebbe bene?

"Un giocatore con la sua energia e la sua generosità sarebbe utile in qualsiasi squadra. Credo però che il suo attuale club se lo voglia tenere stretto. E fa bene".

Quindi se potesse togliere un giocatore agli avversari di giornata la scelta ricadrebbe sul suo amico Antonio?

"Non me ne voglia Antonio ma se devo dire un nome dico Benites, un vero leader".

Ha avuto modo di seguire la vittoria degli Herons in Coppa Italia?

"Sì, ho visto le partite, hanno giocato veramente due ottime partite, soprattutto quella contro la Libertas Livorno. Imprese di squadra come quelle ti galvanizzano".

Quindi non crede ad un possibile rilassamento della Fabo?

"È molto difficile secondo me, perché hanno una grande mentalità e perché il derby è una partita talmente sentita che da un punto di vista psicologico si prepara da sola".

Gema però avrà sicuramente voglia di rivalsa dopo la prova opaca in casa della Pielle. Come sta la squadra?

"Abbiamo ricaricato testa e gambe, siamo pronti per questo derby. Atleticamente siamo in crescita, ritengo che questa squadra se gioca mentalmente sintonizzata non abbia niente da invidiare alle altre".

Che derby sarà?

"La cosa importante per noi è essere concentrati su quello che succede in campo: la Fabo è una squadra che sa piazzare grandi parziali ma che spesso ne subisce anche. Qualsiasi piega dovesse prendere la partita noi dovremo restare sul pezzo e non disunirci".

Filippo Palazzoni