
Piero Pucci ora potrà riabbracciare suo figlio Gianluca, strappato troppo presto al suo amore paterno. L’omicidio del giovane buggianese destò immenso dolore nella comunità per la violenza e l’assurdità di come avvenne. Il figlio di Piero e Carla Pucci fu assassinato il 18 gennaio 1984: aveva 22 anni e faceva il rappresentante di preziosi. Fu ucciso con un colpo di pistola da una banda di balordi per derubarlo del campionario del valore di 150 milioni di lire. Fu attirato in una trappola da persone che conosceva; i suoi assassini cercarono maldestramente di scioglierlo nell’acido e seppellirlo nel giardino di una villetta in collina. Uno degli indagati crollò e ammise che Gianluca era stato ucciso, "perché era la cosa più semplice", il giorno stesso della scomparsa. Quattro dei suoi aguzzini furono presi. Il quinto riuscì a fuggire in Francia, dove s’impiccò in carcere. "Durante l’anno in cui fu portato avanti il processo – raccontarono Piero e Carla Pucci – continuavano a chiederci il perdono, per avere uno sconto di pena". Franco Scatizzi e Andrea Nistri furono condannati all’ergastolo, poi ridotto a 30 anni nel ‘95. Danilo Nannini, "pentito" dopo un periodo di libertà vigilata, scontò 11 anni di pena. Pochi anni a Giovanni Esposito, che ricettò l’oro, pur sapendo che macchiato di sangue. I funerali di Piero si tengono oggi alle 16 al Santuario del SS. Crocificco.
Arianna Fisicaro