
Federico Fattori
Fra i protagonisti della vittoria della Rari Nantes Florentia nel campionato italiano di pallanuoto paralimpica c’è anche Federico Fattori, classe ‘92, nato a Firenze ma pesciatino d’adozione. Due brutti incidenti gli hanno cambiato l’esistenza, costringendolo a molti anni tra ospedali e cure. "Ma lo sport ha migliorato la mia qualità di vita - afferma - dandomi anche la possibilità di riuscire a fare anche molte più cose nel giornaliero".
Fattori, come si è avvicinato alla pallanuoto?
"Tutto nasce dall’esigenza, post-incidente, di fare qualcosa che mi tenesse impegnato e fosse d’aiuto a livello fisico. Iniziai a nuotare alla piscina B-Side, dove tramite Andrea Capalbo, compagno di squadra e campione di nuoto, incontrai Simone Ciulli, argento olimpico a Tokio 2020, con cui iniziai un percorso. Dopo un paio d’anni arrivò l’opportunità della pallanuoto, tramite la Rari Nantes, che voleva formare una squadra, ufficialmente nata nel 2019. Oggi siamo cresciuti, contiamo su un buon numero di atleti e abbiamo all’attivo due scudetti, quattro coppe Italia e una supercoppa".
Una realtà giovane, ma con già un palmares d’eccezione.
"È una grande emozione veder ripagati gli sforzi di tutti con traguardi così importanti. Una vittoria ancora più grande perché raggiunta grazie agli sforzi di tutti i compagni, alla dedizione delle allenatrici Laura Perego e Allegra Lapi, alla società".
Che rapporto ha con i compagni di squadra?
"Siamo una seconda famiglia, presenti gli uni con gli altri giornalmente. Cerchiamo sempre dei momenti per vederci fuori dagli allenamenti. Non è scontato: siamo eterogeneità per sesso ed età. Mi domando cosa possa accomunare un ragazzo di 16 anni a un uomo di 56, ma accade ed è bellissimo. Siamo sempre pronti e di supporto per gli altri, prima fuori che dentro l’acqua, sia per un semplice aiuto nella vita quotidiana che in un’azione di gioco. Si è creato un forte affetto reciproco che ha reso ancora più forte la squadra".
Perché la scelta di venire a vivere a Pescia?
"Dopo l’incidente, dopo aver passato molto tempo tra ospedali e terapie e visite o fermo in casa, ho deciso che avrei di gran lunga preferito vivere all’aperto e circondato dal verde. Conoscevo la zona fin da bambino, è venuto naturale cercare qua".
Come sono le tue giornate?
"Si dividono tra sport, amici e gestione degli impegni, che sono molto stando in campagna. Gli allenamenti si dividono tra il nuoto, cui dedico 3-4 volte la settimana, e pallanuoto, con due allenamenti serali. Il resto della giornata è pieno, avendo una famiglia numerosa e molto unita cui dedico tutto il tempo che posso. Ho anche qualche animale di bassa corte e due magnifici cani, ai quali non posso rinunciare. Vita semplice ma piena e soddisfacente, questo è ciò che conta".
Emanuele Cutsodontis