
La prima volta di Michela Racca. Al Società Terme con Fato d’Amore
Nella settantesima edizione del Società Terme – Memorial Vivaldo Baldi c’è altro oltre l’etichetta di gran premio. Lunedì con la dichiarazione dei partenti è stato svelato il cast formato da dieci ambiziosi cavalli di tre anni, casualmente tutti maschi. Tra questi attira l’attenzione Fato d’Amore e non perché è una delle pedine locali più fortunate nel sorteggio ma perché ne cura la preparazione in veste di trainer Michela Racca. Il concetto di ippica come sport riservato ai soli maschi è stato sdoganato qualche anno fa e forse il giorno in cui si sono sono aperte ufficialmente le porte è nel 1995 quando Helen Johansson vince il Prix d’Amerique con Ina Scot. Prima e unica donna ad aver vinto la prestigiosissima corsa parigina. Al Sesana le donne hanno sempre trovato il loro spazio infatti Michela non è la prima con un cavallo al via nei prix termali ma sicuramente una delle pochissime che hanno tentato il colpo. Chiediamo a Racca cosa ne pensa di questo gran premio ed il ruolo che potrebbe avere Fato nella corsa: "Sulla carta non sembra pesantissima, ci sono tanti cavalli del sud abituati alla pista grande che potrebbero non trovarsi e questo gioca a nostro vantaggio. Con il due spero in una bella partenza".
Il cavallo è allenato da lei e guidato da Antonio Greppi che è suo marito: c’è già una tattica predefinita? "In casa non ne abbiamo ancora parlato, credo che un guidatore debba sentirsi libero di scegliere sul momento la mossa che ritiene più giusta. Non si può decidere prima perché in corsa subentrano troppi fattori, ovviamente ho piena fiducia in Antonio e Fato è un cavallo eccezionale, credo possa correre bene". Michela nel caso di vittoria sarebbe la prima donna a entrare nella hall of fame del Sesana: "Non partecipo con lo scopo di fare la storia, ho un cavallo in scuderia che ritengo valido perché non provarci? Inoltre è stato fermo da febbraio ad inizio luglio quando è rientrato vincendo ma soprattutto annullando ogni dubbio sulla forma. È il gran premio di casa e nel gruppo non c’è un fenomeno che strappa il pronostico. Nel caso andasse bene il primo ad urlare a bordo pista sarebbe sicuramente Alessandro che dall’alto dei suoi tre anni ama infinitamente i nostri cavalli e quello per me va oltre ogni albo d’oro".
Martina Nerli