
La paninoteca chiusa: "Non siamo noi il problema"
Una certezza: "ci difenderemo". E uno sfogo: "Marco è un piccolo imprenditore. E si mantiene da solo un’attività con grandissimi sacrifici: La Taverna di Poldo di Montecatini. Dà lavoro a tre persone, lui compreso. Che ora però rimarranno a casa", spiega una nota. Ma cos’è successo lo dicono gli stessi interessati. "La sua attività è stata inspiegabilmente e ingiustamente sospesa per quindici giorni. Con una motivazione che riteniamo surreale – sostiene il network in franchising del locale, che si è già rivolta ai legali di fiducia –. Perché ‘nei pressi’ ci sarebbero malavitosi. Un danno economico e di immagine".
Ma facciamo un passo indietro per riepilogare il fatto. Il locale, molto frequentato, è stato colpito dal provvedimento all’esito di una serie di controlli sinergici tra carabinieri e polizia di Stato che sono stati fatti la scorsa settimana. Un’attività che era mirata alla prevenzione dei reati contro il patrimonio e lo spaccio di stupefacenti. Durante l’operazione, e con attività congiunta della divisione della polizia amministrativa e sociale della questura di Pistoia e di militari dell’Arma, venne notificato un provvedimento di sospensione dell’attività per la paninoteca di piazza XX settembre. Provvedimento emesso in base all’articolo 100 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza per disturbo alla quiete pubblica, aggressioni e presenza di persone pregiudicate.
"E se viene chiusa un’attività cosa accade? Magicamente scompaiono i delinquenti?– prosegue la nota in difesa del locale –. No, semplicemente andranno da altre parti". "Ovviamente i legali stanno già lavorando alla controffensiva ma il danno rimane, ci faremo sentire in ogni sede e faremo valere le nostre ragioni", fanno sapere dal network.