Intossicazione nell’hotel, studenti dimessi dagli ospedali

Montecatini, solo in due restano ricoverati a Pescia. Gli albergatori: "Attendiamo che l’Asl faccia chiarezza sulla vicenda"

Montecatini Terme (Pistoia), 7 aprile 2024 – L’allarme è rientrato. Sono stati quasi tutti dimessi gli studenti che soggiornavano al Grand Hotel Nizza et Suisse. I ragazzi, insieme ad alcuni adulti, erano stati ricoverati all’alba di sabato in sei pronto soccorso regionali perché avevano accusato disturbi gastrointestinali acuti, causati da una presunta intossicazione su cui stanno cercando di fare chiarezza i medici e gli operatori dell’Asl Toscana Centro. Al momento, restano ricoverati due studenti nel reparto di medicina interna del presidio ospedaliero di Pescia. Si tratta di studenti dell’Istituto tecnico economico e tecnologico Carducci-Galilei di Fermo, raggiunti ieri dai loro genitori. La vicenda, in totale, ha visto il coinvolgimento di 52 persone, con decine di mezzi di soccorso giunti in viale Verdi con medici e operatori pronti a prendersi cura dei giovani e degli adulti colpiti da malori gastrointestinali.

Dopo il sindaco Luca Baroncini, anche Carlo Bartolini, presidente di Federalberghi-Apam, e Giovanni Biondi, Assohotel-Confesercenti, intervengono sul caso, ricordando come Montecatini sia sempre stata apprezzata nel modo per la sua tradizione in fatto di ospitalità e il dispiacere per quanto avvenuto agli ospiti del Grand Hotel Nizza et Suisse. E dai rappresentanti delle strutture ricettive arriva anche la massima stima e solidarietà nei confronti della famiglia Guelfi, da tanti titolare dell’hotel coinvolto nel caso. Bartolini invita tutti ad aspettare il responso dell’Asl, prima di parlare con certezza dei motivi che hanno portato al malore di un numero così elevato di persone. "Non sono state riscontrate problematiche di natura strutturale – sottolinea – e tra qualche giorno avremo la risposta sulle campionature rilevate. Non dimentichiamo che a Montecatini gli albergatori mangiano insieme ai clienti le stesse cose che forniscono a loro. La città è nota per i rigorosi protocolli che vengono rispettati nella preparazione dei cibi negli hotel. Siamo davvero dispiaciuti per gli ospiti del Grand Hotel Nizza et Suisse e per la famiglia Guelfi. Sì tratta di un fatto eccezionale".

Anche Giovanni Biondi esprime solidarietà ai titolari dell’albergo. "Ho detto a Nicola Guelfi – spiega – che può contare sul mio aiuto un qualsiasi momento, sono al suo fianco. Devo ammettere che tutto questo clamore mi ha dato noia. Siamo sempre vissuti per il turismo, non possiamo che essere solidali con la famiglia Guelfi. Adesso aspettiamo una risposta concreta dall’Asl per fare chiarezza, in maniera definitiva, su questa brutta vicenda".