REDAZIONE MONTECATINI

Il rilancio della montagna grazie ai boschi della Diocesi Fondata nuova associazione

Raggiunto l’accordo con la Curia arcivescovile di Lucca per il territorio di Stiappa e Pontito. Contributo di 20mila euro della Regione. "Vogliamo rendere quella aree vivibili e visitabili".

Il rilancio della montagna grazie ai boschi della Diocesi Fondata nuova associazione

L’impegno dei promotori era iniziato nel 2021: in una riunione a Stiappa, cui avevano partecipato anche gli allora assessori Aldo Morelli e Fabio Bellandi, era nato il progetto di reperire terreni da ‘mettere sul mercato’, per strapparli a degrado e abbandono. L’iniziativa partiva da Gerino Antonetti, Talita Antonetti e Daniela Pacini di Stiappa, Graziano Zomini di Pontito e da due persone che, nate in Valleriana, si sono trasferite lontano, Fernando Moschi (oggi a Parigi) e Graziano Vannucci (a Milano).

Hanno trovato una sponda nell’Istituto Diocesano per il sostentamento del Clero della Curia arcivescovile di Lucca, che ha messo a disposizione 42 ettari di terreni, fra campi coltivabili, castagneti da frutto e bosco ceduo. C’era la necessità, per regolarizzare i contratti, di costituirsi in associazione. Così è finalmente nato il Consorzio agroforestale di Stiappa e della Valleriana, che ha per soci fondatori Graziano Vannucci, Gerino Antonetti, Frenando Moschi, Talita Antonetti, Alain Verreschi e Tiziano Morini ed è preseduto da Natascia Pacini.

"Stipuleremo il contratto con l’Istituto Diocesano – dice Vannucci – per terreni che i nostri antenati avevano lasciato in eredità alla Chiesa. Chiediamo alla Diocesi un contratto di comodato o quanto meno un affitto calmierato, in modo da recuperare i terreni e riportare i nostri boschi a essere vivibili e visitabili. Abbiamo partecipato al bando ‘I custodi della montagna’ pubblicato dalla Regione, che ci garantisce 20mila euro: non sono molti, ma collaborando con tutte le realtà associative ci permetteranno di iniziare. Chiederemo anche ai padroni di lotti di terreno che non vivono più in paese di concederli in uso. E cercheremo la collaborazione dei tecnici degli uffici comunali".

Emanuele Cutsodontis