Giorgio Antonio Autuori di Montecatini Terme, Ilaria Cendret di Roma, Lorenzo Danesi di Castel San Niccolò, Francesca Ricci di Empoli, Benedetta Travali di Firenze. Sono loro i cinque vincitori della sesta edizione del ’Premio di laurea Tindari Baglione 2023’, in nome del magistrato che è stato anche procuratore generale di Firenze scomparso nel 2015, destinato a neolaureati in Giurisprudenza.
I riconoscimenti, del valore di 2000 euro ciascuno, sono stati assegnati ieri, nel corso di una cerimonia al Palazzo di Giustizia su iniziativa dal ’Comitato Culturale Tindari Baglione’ in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università degli Studi di Firenze.
Davanti ai vertici della Magistratura fiorentina, autorità civili e militari cittadine, al presidente dell’Ordine dei giornalisti Giampaolo Marchini, è stato proiettato un videomessaggio della Prima Presidente della Corte di Cassazione Margherita Cassano, già presidente della Corte di Appello fiorentina e da sempre legata al premio e a Baglione. "Tindari Baglione - ha detto Cassano - ha sempre messo al centro della sua opera di magistrato il valore della persona, l’attenzione verso l’altro, la disponibilità al dialogo, un atteggiamento di totale rispetto e di umiltà. Ed è questa la particolare forza del suo insegnamento su cui mi farebbe piacere che oggi i giovani vincitori potessero riflettere".
Dal 2018 al 2023 sono stati 29 i giovani meritevoli che hanno ricevuto i "Premi di laurea Tindari Baglione". Tutti utilizzati per proseguire la propria formazione professionale, in vista di importanti appuntamenti come il concorso in magistratura, l’esame di stato per l’attività di avvocato, ma anche la prosecuzione degli studi in campo accademico.
I premi sono stati consegnati rispettivamente dal presidente della Corte d’Appello Alessandro Nencini, dal Procuratore Generale Ettore Squillace Greco, dal Prorettore vicario dell’Università degli Studi Giovanni Tarli Barbieri (che ha portato il saluto dell’Ateneo), dalla Presidente del Tribunale di Firenze Marilena Rizzo.
I vincitori - in uno spontaneo dibattito - hanno risposto ad alcune domande sugli argomenti delle loro tesi di laurea (tutti con 110 e lode) e sul proprio sviluppo professionale tra avvio di esperienze e aspirazioni. In chiusura la professoressa Anna Maria Bonuccelli Baglione, presidente del Comitato che porta il nome del marito, si è complimentata non solo con i premiati ma anche con le loro famiglie (numerose quelle presenti in sala) che hanno promosso la loro eccellente formazione umana.