ARIANNA FISICARO
Cronaca

Il futuro dell’ex Posta Club: dopo 9 anni di abbandono si torna a parlare di riapertura

Il Comune ha ricevuto alcune manifestazioni di interesse per la gestione di locale e giardino Incartamenti ora nelle mani dell’ufficio tecnico, previsto un canone annuo di 15mila euro

Il futuro dell’ex Posta Club

Il futuro dell’ex Posta Club

Monsummano Terme, 8 maggio 2024 – Le proposte da parte degli interessati sono state fatte, qualche sopralluogo sul posto pure, ora non resta che attendere se ci saranno sviluppi per riportare il vita dopo 10 anni di chiusura lo storico chalet di Monsummano, conosciuto anche come ex Posta Club. Si è chiusa alla fine di marzo infatti la manifestazione di interesse proposta pubblicamente dal Comune per raccogliere proposte e società interessate a riaprire il locale e il giardino dopo le alterne vicende giudiziarie che hanno portato a un danno economico non di poco conto sia per il Comune che per il tessuto urbano su cui l’attività dell’ex Posta Club si riversava felicemente. Dall’amministrazione comunale è giunta la conferma che alla manifestazione di interesse hanno partecipato in diversi interessati e che al momento tutto è al vaglio dell’ufficio tecnico.

Quel che è certo è che i vecchi gestori, nonostante avessero inizialmente non escluso un interesse nel riaprire, anche con finalità sociali, il locale, pare non abbiano formalmente presentato domanda. "No, non sapevamo nemmeno del bando" ha detto Riccardo Pacini, togliendo ogni dubbio. Dopo una chiusura di 9 anni, sentenze tra processi e ricorsi al Tar, un paio di incendi, un pasticciaccio brutto tra denunciati abusi edilizi e mancate quote d’affitto verso il Comune di Monsummano dopo i sigilli, oggi forse comincia a vedere la luce in fondo al tunnel. Dopo la riconsegna delle chiavi al municipio di Monsummano, l’amministrazione comunale aveva pubblicato un atto di indirizzo "per la consultazione preliminare di mercato per la concessione di proposte progettuali per l’affidamento in concessione del servizio di gestione e valorizzazione dello Chalet Ex Posta in piazza IV Novembre" per tentare la riapertura dello storico locale che vide, tra le altre cose, la prima esibizione assoluta in Italia nel 1969 di un David Bowie che ancora non conosceva nessuno.

La proposta richiesta dal bando del Comune dovrà anche tenere conto che "sia remunerata dai ricavi dall’utilizzo delle strutture – come si legge negli atti del Comune – facendo carico al concessionario della progettazione, del finanziamento e del recupero dell’intero immobile, annessi e giardino. Che siano garantite attività culturali e musicali, che sia garantito l’accesso e la fruizione pubblica del giardino" garantendo al Comune 15mila euro l’anno di canone.

Arianna Fisicaro