REDAZIONE MONTECATINI

Il dibattito sul futuro delle Terme: "Serve un uomo della provvidenza"

Parlano Boni e Niccolai, icone cestistiche (e non solo) della città: "Serve un rilancio per la comunità"

Il dibattito sul futuro delle Terme: "Serve un uomo della provvidenza"

Le loro azioni spettacolari hanno fatto sognare il basket nei tempi d’oro del Montecatini Sporting Club e anche oltre. Legandoli in maniera indissolubile alla città. È per questo che adesso Mario Boni e Andrea Niccolai sono ’sugli spalti’, insieme ai cittadini e alle categorie economiche a tifare per le Terme, in vista della gara di vendita il programma il 16 luglio. Il loro non è un commento da esperti o imprenditori del settore, ma da persone che amano profondamente questa città.

"Sono arrivato a Montecatini 39 anni fa – ricorda ’SuperMario’ Boni sui social network–. Che cittadina meravigliosa era! Mi sento di scrivere queste poche righe chiedendomi come sia possibile augurarsi che sia la Cosa Pubblica ad aggiudicarsi le Terme. Saremmo tutti felici che questo Pubblico avesse garantito manutenzione e investimenti, ma non è stato così. Mi auguro che ci sia qualche imprenditore visionario che veda quelli che ho visto io, ahimè, 39 anni fa, a Montecatini".

Un auspicio per certi versi condiviso da Andrea Niccolai, che dallo scorso gennaio è l’allenatore di Fabriano, squadra che disputa il campionato nazionale di serie B nell’altro girone rispetto alle due montecatinesi. Il coach spera che ci sia un risveglio della città in questo momento cruciale. "Sarei ben lieto se arrivasse un uomo della provvidenza – commenta – ma non so fino a che punto ci sia da sperarlo. Auguro a Montecatini che ci sia uno scatto di consapevolezza e di energia da parte della comunità. Bisognerebbe inventarsi qualcosa: questa è stata una realtà turistica famosa a livello mondiale per le capacità curative e di benessere delle sue acque termali".

Nella carriera di Niccolai c’è un episodio che descrive molto bene la situazione in cui si trova Montecatini adesso: il finale della partita a Perugia che sancì la promozione dello Sporting nell’Olimpo della serie A. Quel pallone lanciato da ’Nick’ da fondo campo fu qualcosa di magico e incredibile che non sembrava non potesse arrivare mai. Poi, poco prima della sirena finale, entrò a canestro. Ecco, un finale così incredibile sarebbe meraviglioso per le Terme, con il soggetto giusto che chiude la partita nel migliore dei modi. Ma la partita, per l’appunto, è ancora lunga. E tutta da giocare.

Da.B.