
Il Comitato boccia il progetto: "Tunnel sotto Collodi non va bene". Subito un incontro con Marmo
Il comitato spontaneo che a Collodi è stato formato per affrontare il tema della viabilità ha organizzato una nuova assemblea popolare, ospitata nei locali dell’Osteria del Gambero Rosso. Un incontro, ancora una volta, molto partecipato, cui hanno preso parte molti cittadini e i rappresentanti di gran parte delle forze politiche pesciatine. A introdurre la discussione, il tributarista Stefano Costa-Reghini, subito dopo è intervenuto il geometra Massimo Ciomei, cui il comitato aveva commissionato un’analisi tecnica dello studio sul quale stanno lavorando i tecnici della Provincia di Pistoia, che prevede la realizzazione di un tunnel che, passando sotto Collodi Castello, bypassarebbe il centro abitato.
Il tecnico ha presentato il risultato della sua analisi, illustrando i dati e tutte le problematiche geologiche e ambientali che riguardano l’area interessata, che lo hanno spinto a giudicare il progetto problematico, se non irrealizzabile. Successivamente sono intervenuti il presidente della Fondazione Nazionale Carlo Collodi, Pier Francesco Bernacchi, che ha ribadito la necessità di salvaguardare il comparto industriale villese, ma non a discapito di quello turistico collodese, penalizzato dal traffico pesante, l’ex assessore Aldo Morelli, il consigliere comunale Giancarlo Mandara e l’ex sindaco Antonio Abenante. Non è passata inosservata l’assenza di rappresentanti dell’amministrazione comunale, o almeno del gruppo di maggioranza consiliare che, come ha sottolineato Marco Bartolomei, una delle anime del comitato, erano stati invitati. La proposta del tunnel preoccupa i residenti; al termine dell’incontro, la decisione è quella di presentare un’interpellanza in consiglio comunale, e di chiedere un incontro al presidente della Provincia Luca Marmo.
"Vogliamo una viabilità esterna al paese – afferma il collodese Giancarlo Mandara, eletto nelle liste di Rinascimento Pesciatino –quella proposta non ci piace, non risolve il problema di Ponte all’Abate, e presenta i rischi geologici che ci ha illustrato il tecnico. È necessario un incontro con la Provincia di Pistoia per capire qual è la situazione dell’altra proposta, quella che interesserebbe le colline lucchesi. Dobbiamo evitare di fare polemica politica a tutti i costi- conclude – quello che conta è risolvere il problema". Emanuele Cutsodontis