Già nel 2021 contributi di primo piano

Già nel 2021  contributi  di primo piano
Già nel 2021 contributi di primo piano

Un altro convegno si era tenuto nel settembre 2021 alle Terme Tamerici, dal titolo "Mazzoni architetto d’interni e designer", promosso dal Centro di documentazione dell’architettura contemporanea in Toscana (Cedacot), nella persona del presidente Ezio Godoli. Al centro dell’incontro ovviamente la stazione di piazza Italia, all’indomani dell’intervento realizzato dalla Soprintendenza che rese accessibili le tre sale d’attesa.

"E’ un unicum in Italia – disse il professor Godoli un anno e mezzo fa – perché nessun’altra stazione ha tutte le sale d’attesa delle tre classi integre". L’edificio richiama l’adesione di Mazzoni al Futurismo. "Si nota – aggiunse – per le forme dinamiche, la polimateria e i riferimenti all’arte meccanica, come per la sala d’attesa di prima classe, che richiama la cabina di un aeroplano".

Erano quelli gli anni delle grandi imprese aeree degli idrovolanti e di Italo Balbo che avevano creato il mito della velocità e dell’aviazione come nuovo mezzo per unire popoli e continenti. Poi venne la guerra e gli aerei furono soprattutto mezzi di distruzione. "Dal 2018 – ricorda Claudia Massi del consiglio direttivo Cedacot – si sono realizzate molte iniziative, convegni con atti pubblicati e approccio multidisciplinare di alto profilo". Nel 2021 fu poi esplorato l’operato di Mazzoni in varie città, sempre in implicito raffronto con le peculiarità montecatinesi.

Mazzoni insomma è felicemente riscoperto. Ne sarebbe felice, lui che, licenziato, epurato e processato (e totalmente assolto) per aver preso la tessera del Partito Fascista, ebbe il timore di fare la fine di Giovanni Gentile e se ne andò in Colombia per tornare in Italia pochi anni prima della morte, dimenticato quasi da tutti.

Mai