DANIELE BERNARDINI
Cronaca

Gesti osceni alle studentesse. Esperienza da incubo sul treno

Sul convoglio Firenze-Montecatini fermato un uomo che di fronte alle ragazze si era abbassato i pantaloni

Agenti della Polfer controllano un treno regionale (foto di archivio)

Agenti della Polfer controllano un treno regionale (foto di archivio)

Montecatini Terme, 26 maggio 2024 – Tre studentesse universtiarie stavano tornando dall’ospedale di Careggi, dove avevano trascorso la notte per il periodo di tirocinio che stanno svolgendo nel nosocomio fiorentino, quando un uomo, è andato a sedersi vicino a loro sul treno. Erano circa le 7 del mattino e le ragazze, stanche per la notte appena trascorsa in bianco, non vedevano l’ora di tornare a casa. Due chiacchiere e qualche battuta: un tranquillo viaggio da pendolari in direzione Montecatini. All’improvviso l’uomo che si era seduto vicino a loro e si messo un lenzuolo sopra il grembiule e le gambe. Le ragazze non hanno dato troppo peso al gesto, convinte che, forse, avesse solo freddo. Dopo un po’ lui ha iniziato a compiere strani movimenti con le mani sotto al lenzuolo, mentre le fissava in modo intenso. Era evidente che aveva abbassato i pantaloni e, a questo punto, le ragazze non hanno avuto più dubbi su cosa stesse facendo.

Per alcuni minuti, sono rimaste paralizzate dal terrore, temendo possibili gesti dell’uomo. Per fortuna, quando il treno è arrivato alla stazione di Prato, hanno avuto la prontezza di scendere e di correre a chiedere aiuto al personale ferroviario. I due addetti sono corsi subito nel vagone dove si trovava ancora l’uomo con i pantaloni sempre abbassati, come se si fosse ormai abbandonato alle sue torbide fantasie sessuali. Il personale di Trenitalia lo ha fermato e, una volta che il treno è giunto alla stazione di Pistoia, gli addetti lo hanno fatto scendere e condotto al posto di polizia ferroviaria. Gli agenti della polizia di Stato hanno fermato l’uomo e sentito il racconto delle ragazze con grande attenzione. I vagoni dei treni locali, tra l’altro, sono dotati di un accurato sistema di videosorveglianza che dovrebbe aver ripreso i fatti con grande accuratezza.

Una delle tre studentesse ha chiamato subito la madre, che è corsa a prenderle alla stazione di Pistoia. "Sono davvero sconvolta – racconta la donna – è assurdo che delle giovani possano correre rischi del genere, a causa di personaggi come questo. Per fortuna le ragazze non hanno subito aggressioni di alcun genere. Vorrei esprimere la mia gratitudine al personale di Trenitalia e agli agenti della Polfer per la grande professionalità e la disponibilità dimostrate in un momento del genere. Sono stati in grado di evitare che potesse succedere qualcosa di peggio. Resta comunque il dolore per la brutta esperienza che hanno dovuto subire queste ragazze".