REDAZIONE MONTECATINI

La fontana di Sirio Tofanari verso il completo recupero

Simbolo del Tettuccio, fu realizzata nel 1926. A finanziare il restauro sono stati gli Angeli del Bello. Adesso l’ultima fase è affidata alle Vetrerie Polloni

Il fiorentino Sirio Tofanari realizzò la Fontana dei Coccodrilli nel 1926

Montecatini Terme, 12 marzo 2023 - Si è conclusa la seconda fase dell’intervento di restauro della Fontana di Sirio Tofanari, detta dei Coccodrilli, finanziato dagli Angeli del Bello Montecatini Terme odv. "Ringraziamo Marco Fiorucci – scrive Cinzia Silvestri – che ha illustrato tutte le fasi di questo delicato intervento in questo breve video e Francesca Piccolino Boniforti che ne ha curato il progetto. Adesso le Vetrerie Artistiche Polloni si occuperanno della parte conclusiva, finanziata con il contributo di Angeli del Bello, Lions Club e Assohotel. Il meteo è favorevole, dunque la Fontana dei coccodrilli sarà presto visibile ai visitatori del Tettuccio in tutta la sua bellezza: per omaggiarla organizzeremo una presentazione dell’intero restauro con un brindisi augurale. Già da subito sarà smontata l’impalcatura che sosteneva la nicchia in marmo del Labrador, ma verrà mantenuto il cantiere fino al termine dei lavori".

Gli Angeli del Bello di Montecatini hanno pensato, anni fa, a un progetto per il restauro del basamento della Fontana dei Coccodrilli di Sirio Tofanari al Tettuccio e il Lions Club Montecatini Terme si è unito nel supporto economico con la somma di 3500 euro, avvalendosi del contributo professionale di due soci. L’intervento, autorizzato dalla Soprintendenza, consisterà nella sostituzione dei vetri del basamento, danneggiati nel corso degli anni, utilizzando materiali forniti dalla Vetrerie Artistiche Polloni, su progetto dell’architetto Francesca Lotti.

Tofanari (1886-1969) realizzò la Fontana dei Coccodrilli nel 1926; fu installata nel nuovo stabilimento termale Tettuccio inaugurato il 17 ottobre 1926. La fontana ne divenne il simbolo. Durante la realizzazione conobbe il celebre ceramista Galileo Chini e divenne suo amico; così poi si cimentò anche in alcune opere in ceramica, collaborando con la Manifattura Chini di Borgo San Lorenzo nel Mugello.

L’interesse per gli animali gli arrivava dal padre, appassionato di caccia, tanto che a soli 14 anni realizzò la statuetta di un cervo ferito. Due anni dopo intraprese la carriera artistica, iscrivendosi all’Accademia di Firenze. Ma lascerà presto la scuola. Nel 1906 è a Parigi, poi a Londra, dove osserva gli animali allo zoo e ne studia l’anatomia al Natural History Museum.