Fabo con gli occhi della tigre: si va a gara-4. Chiera e la difesa annientano Ruvo di Puglia

Missione compiuta, Montecatini trionfa in gara-3 e allunga la serie. La zona della Tecnoswitch questa volta salta come un tappo di bottiglia

Fabo con gli occhi della tigre: si va a gara-4. Chiera e la difesa annientano Ruvo di Puglia

Fabo con gli occhi della tigre: si va a gara-4. Chiera e la difesa annientano Ruvo di Puglia

Fabo Montecatini

88

Tecnoswitch Ruvo di P.

59

FABO MONTECATINI: Benites 8, Chiera 23, Natali 10, Arrigoni 12, Radunic 11, Dell’Uomo 7, Sgobba 7, Lorenzetti 4, Giancarli 3, Carpanzano 3, Lorenzi, Rattazzi. All. Barsotti.

TECNOSWITCH RUVO DI PUGLIA: Contento 2, Jackson 13, Toniato 5, Leggio 7, Galmarini 9, Diomede 12, Ghersetti 5, Eliantonio 3, Traini 3, Boev. All. Rajola.

Arbitri: Suriano e Castellano.

Parziali: 27-16, 51-40, 75-55.

"Al PalaTerme sarà tutta un’altra cosa". Lo hanno ripetuto più volte prima Andrea Luchi e poi coach Federico Barsotti alla vigilia di una gara-3 che poteva rappresentare anche il capolinea della stagione per la Fabo. Avevano ragione loro: il dominio che in Puglia si era visto solo a sprazzi, soffocato dalla rimonta di Ruvo e dal talento di Jackson e soci, stavolta si protrae per quaranta minuti. Il risultato è un 88-59 che non ammette repliche e che spedisce la serie a gara-4.

La cronaca. A differenza di quanto successo in gara-2 l’avvio è a tinte rossoblù (11-2). La difesa pugliese battezza Arrigoni da dietro l’arco, non una grande idea visto che il numero 12 trova la retina e tocca quota 9 punti nel periodo, Sgobba ne addiziona 7 e il vantaggio in doppia cifra di Montecatini al 12’ dice 30-16, che diventa 33-16 grazie alla bomba di Giancarli. È ancora lunga e il parziale di 8-0 Tecnoswitch è lì a rammentarlo ma Montecatini stavolta in attacco non ha pause, condivisione della palla e spaziature sono molto più accurate rispetto ai primi due capitoli della serie, e i risultati si vedono: Natali bussa due volte da tre, bissa il +17 e la Fabo così chiude il primo tempo con 51 punti segnati.

Gli Herons non si accontentano e azzannano la partita anche al rientro dagli spogliatoi: 14-2 di parziale, fuga sul 64-42 e pugliesi sull’orlo di una crisi di nervi, con coach Rajola che contesta platealmente alcune decisioni arbitrali e si prende un tecnico. Senza Jackson, centellinato in vista di gara-4, la Tecnoswitch non riesce a mettere in piedi break abbastanza significativi da impensierire gli Heons, anche perché i padroni di casa non accennano a calare d’intensità: Lorenzetti la mette in ghiaccio con due centri alla sua maniera in avvio di quarta frazione, gli ospiti non trovano più la via del canestro e gli ultimi 10’ diventano così una passerella rossoblù, con gli Herons che chiudono la pratica con il massimo vantaggio (+29) davanti ad un pubblico festante. Fanno festa anche i giocatori, ma neanche troppo: sanno che domenica in gara-4 sarà verosimilmente tutta un’altra partita.

Filippo Palazzoni