ARIANNA FISICARO
Cronaca

Il record di 100 visite in un giorno. Addio al dottor Arabelli, 40 anni di missione

Monsummano in lutto per la scomparsa del dottor Carlo Moreno Arabelli, 93 anni. I funerali nella chiesa di San Massimiliano Maria Kolbe a Cintolese

Il dottor Carlo Moreno Arabelli

Il dottor Carlo Moreno Arabelli

Monsummano (Pistoia), 9 aprile 2025 – Aveva raggiunto il traguardo di cento visite ai suoi pazienti in un solo giorno, durante il periodo dell’influenza del 1966, ed è ricordato come uno di quei medici che aveva preso la professione come una missione sociale. Ora la comunità di Monsummano manifesta la propria commozione per la scomparsa del dottor Carlo Moreno Arabelli. Venuto a mancare all’affetto dei suoi cari e della comunità cittadina lunedì mattina all’età di 93 anni, dopo una breve malattia, il dottor Arabelli riposa adesso nella propria abitazione fino al momento dell’ultimo saluto che avverrà questa mattina alle 11, nella chiesa di San Massimiliano Maria Kolbe a Cintolese, dove lui ha abitato e dove è stato un punto di riferimento per generazioni intere di abitanti.

“E’ stato uno di quei dottori – racconta Lucia Maionchi, sua paziente e amica di famiglia – che hanno curato una comunità intera per una vita. Di quelli che ti conoscevano fin da quando eri piccolo, ti somministravano i primi vaccini e poi ti seguivano per tutta la vita”. Moltissimi sono i pazienti che in queste ore, alla notizia della sua scomparsa, hanno voluto rendergli omaggio riconoscendolo come un medico d’altro tempi, sempre disponibile e preparato sui segmenti anche più diversificati dell’età, dai bambini ai vecchi. Secondo le testimonianze dei pazienti e degli amici, Carlo Arabelli intendeva la professione in maniera totale: era sempre presente a tutte le ore e tutti i giorni, il sabato e la domenica compresi. Non lesinava attenzioni anche di notte, se chiamato, e si esponeva su tutti i fronti, dalle cure da prestare al paziente che aveva subito un incidente agricolo e andava medicato o ricucito, a quelle dei giovani drogati, negli anni ‘80. Arabelli si era laureato in medicina a Firenze nell’aprile del 1960 e ha esercitato per 41 anni a Cintolese fino al 2001, quando è andato in pensione. Grande appassionato di sport, aveva fondato nel 1968 la società sportiva Cintolese. Lascia nel dolore della perdita i conosciutissimi figli Giacomo, che ha proseguito la carriera medica del padre e Giulia, che ha intrapreso quella scolastica, il genero Hossein, la nuora Beatrice, il fratello Luciano, le nipoti Miriam, Sara e Fedra e i parenti tutti. Carlo Arabelli raggiunge così la moglie Lubiana, scomparsa un anno fa e sua fedele compagna di vita e sostegno nel lavoro.