Determinante l’incrocio dei dati con le banche dati dei finanzieri

L’analisi dei flussi di denaro provenienti dalle vittime ha portato l’attenzione anche su conti bancari all’estero.

L’operazione della guardia di finanza è stata resa possibile anche grazie all’incrocio delle risultanze presenti nelle numerose banche dati in uso alle fiamme gialle e al patrimonio informativo desumibile da diverse segnalazioni sospette veicolate dal sistema antiriciclaggio.

La disamina dei flussi di denaro provenienti dalle vittime ha consentito di ricostruire che i proventi illeciti, dopo essere stati veicolati anche su conti correnti nazionali ed esteri riconducibili ai tre indagati, sono stati utilizzati per l’acquisto di immobili autovetture, motociclette e orologi di lusso, dei quali è ora in corso il sequestro.

La segnalazione di operazioni sospette ha lo scopo di portare a conoscenza della Unità informativa finanziaria della Banca d’Italia le operazioni per le quali si sa, si sospetta o si hanno ragionevoli motivi per sospettare che siano in corso o che siano state compiute o tentate operazioni di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo. L’operazione sospetta è quella operazione finanziaria che per connotazioni oggettive (caratteristiche, entità, natura) e in relazione alla posizione soggettiva del cliente (capacità economica e attività svolta) induce a sospettare una provenienza illecita delle somme utilizzate. La Uif svolge analisi e studi su singole anomalie, riferibili a ipotesi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo su specifici settori dell’economia ritenuti a rischio, su categorie di strumenti di pagamento e su specifiche realtà economiche territoriali, anche sulla base dell’analisi nazionale dei rischi elaborata dal Comitato di sicurezza finanziaria.

La Uif effettua l’analisi finanziaria delle segnalazioni ricevute, avvalendosi dei risultati delle analisi e degli studi compiuti, delle risultanze della propria attività ispettiva, nonché delle informazioni contenute in archivi propri o comunicate da altri organi e autorità. A tali fini la UIF può richiedere ulteriori informazioni al soggetto segnalante, ad altri soggetti destinatari degli obblighi, alle pubbliche amministrazioni e scambiare informazioni con omologhe autorità estere.

Da.B.