Croce di San Damiano a Buggiano da sabato

Il pellegrinaggio del crocifisso lascerà Montecatini venerdì per stazionare nella chiesa di San Pietro Apostolo. Dal 18 sarà a Pescia

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La Croce di San Damiano rimarrà nella chiesa di Sant’Antonio da Padova di Montecatini Terme fino a venerdì 10 giugno. Vi era arrivata lo scorso 4 giugno dopo la sosta nella chiesa di San Francesco d’Assisi, sempre a Montecatini. Il pellegrinaggio del crocifisso – curato dell’Ordine Francescano Secolare d’Italia, presente in Valdinievole con la Fraternità di Sant’Antonio a Colleviti di Pescia – era partito da Ponte a Poppi in Casentino (Arezzo) nel gennaio 2020.

Dall’11 al 17 giugno la Croce sarà poi nella chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo di Borgo a Buggiano; dal 18 al 24 giugno in Santo Stefano a Pescia; dal 25 giugno al 1 luglio in San Michele, sempre a Pescia. Poi lascerà la Valdinievole per proseguire verso altre località della Toscana.

Il Crocifisso di San Damiano è l’icona dinanzi alla quale il futuro Francesco d’Assisi stava pregando, quando ricevette la richiesta del Signore di riparare la sua casa. La croce originale è attualmente appesa nella basilica di Santa Chiara ad Assisi. I francescani curano questa croce come simbolo della loro missione datagli da Dio. E’ considerata un’icona perché contiene immagini di persone che hanno parte al significato della croce stessa. "Nel corso del prossimo triennio – spiegano gli organizzatori della “peregrinatio“ – il Crocifisso, benedetto da padre Lorenzo Pasquini in occasione del consiglio regionale francescano a Ponte a Poppi, passerà per tutte le Fraternità della Toscana per incontrare i desideri e i sogni degli uomini e delle donne di oggi; per aiutare a scoprire che la vita ha un senso, che siamo amati da Gesù; per lasciarci coinvolgere in questa missione di riparare la casa del Signore. Chiediamo aiuto per fargli incontrare il maggior numero possibile di persone e per far sì che queste si inginocchino davanti alla sacra immagine, lasciandosi trafiggere dal suo amore e coinvolgere nella missione che ci propone. Si tratta per noi francescani di un simbolo molto forte di cosa vuol dire mettersi in ascolto silenzioso della chiamata di Dio".

"Questa iniziativa – concludono – che vede collegate tutte le Fraternità della nostra regione, deve rappresentare anche l’occasione per interconnettere una realtà all’altra della nostra famiglia francescana, coinvolgendo anche le comunità dei Frati minori, della Sorelle di Santa Chiara e di tutti gli istituti delle suore".

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