Coldiretti e Affi: "Crisantemi pesciatini per omaggiare i morti"

In occasione del 2 novembre, Coldiretti Toscana e l'Associazione Nazionale Fioristi e Floricoltori Italiani consigliano di acquistare fiori locali, come quelli coltivati in Toscana, per omaggiare i propri defunti. Un sostegno al settore del florovivaismo, colpito da importazioni dall'estero e insetti alieni.

Coldiretti e Affi: "Crisantemi pesciatini per omaggiare i morti"

Coldiretti e Affi: "Crisantemi pesciatini per omaggiare i morti"

Crisantemi, crisantemina, anthurium e rose, orchidee ma anche ciclamini: sono questi i fiori più indicati, e regalati, per omaggiare i propri defunti. Da preferire sono le coltivazioni locali coltivate in Toscana, fra cui quelle di Pescia che, insieme a Viareggio, è il principale polo produttivo dei fiori di questo particolare periodo dell’anno. A dirlo sono Coldiretti Toscana e l’Associazione Nazionale Fioristi e Floricoltori Italiani (AFFI) in occasione della ricorrenza del 2 novembre. L’obiettivo è quello di sostenere il settore del florovivaismo che sta facendo i conti con il costante aumento delle importazioni di fiori dall’estero e con la ridotta capacità di produzione delle imprese strozzate dall’aumento dei costi di produzione (+10%) e dagli attacchi degli insetti alieni come il tripide e la cimice asiatica favoriti dal caldo fuori stagione che hanno richiesto sforzi straordinari per contenerli. Nonostante tutto i prezzi all’origine saranno in linea allo scorso anno.

"La ricorrenza del 2 novembre è un momento molto importante per le aziende florovivaistiche che vale fino ad un quinto del loro fatturato - spiegano Coldiretti Toscana e Affi -. La coltivazione dei fiori di Ognissanti ha in Toscana, tra Viareggio e Pescia, il suo principale polo produttivo dove vengono coltivati da un centinaio di aziende specializzate 5 milioni di esemplari", per un giro d’affari che vale oltre 3 milioni di euro.

Coldiretti Toscana e Affi consigliano di non fare acquisti di impulso "ma verificare e mettere a confronto i diversi prezzi. Per evitare di cadere nelle trappole del mercato e non alimentare l’abusivismo è meglio – ricordano Coldiretti Toscana e Affi – evitare venditori improvvisati e preferire l’acquisto, se possibile, direttamente dai produttori o da punti vendita che ne garantiscano l’origine, per sostenere le imprese, l’occupazione e il territorio".