
"Ribadiamo che l’Asl non ha alcuna volontà di chiudere il pronto soccorso dell’ospedale di Pescia, così come già riferito nei giorni scorsi". Lo scrive L’Asl Toscana Centro nel comunicato di ieri. Gli ospedali di Pescia e Santa Maria Nuova – aggiunge – nonostante le difficoltà di organico, comuni a tutti gli altri Ps della Asl Toscana Centro, stanno operando con grande determinazione per affrontare questo momento di particolare afflusso di pazienti dovuto anche al picco dell’influenza. L’ipotesi paventata della chiusura di Pescia è stata fermamente smentita e respinta in queste ultime ore anche dal direttore generale Paolo Morello Marchese che ha ribadito che “negli ospedali dove sono presenti tutte le specialità non esiste in alcun modo la possibilità che venga chiusa la medicina di urgenza. Tale ipotesi contrasterebbe con le normative vigenti”".
"In caso di criticità – va avanti la nota – l’Asl ancora una volta interverrà (come ha fatto finora attivando in tutti i presidi ospedalieri il percorso Area Medica di Accettazione con personale dell’area medica che gestisce la presa in carico precoce dei pazienti) con le riorganizzazioni: 160 medici di medicina interna provenienti dalla graduatoria regionale sono già pronti a entrare in servizio e, se necessario, potranno essere integrati nei pronto Soccorso aziendali. Continuerà e si rafforzerà dunque la collaborazione con i professionisti delle specialistiche mediche e chirurgiche, nell’intento di superare eventuali momenti di particolare difficoltà.
"In merito all’Anatomia patologica – conclude ul comunicato – nessuna sottovalutazione delle momentanee difficoltà legate all’organico dei tecnici; l’Asl si sta adoperando affinchè venga ripristinata il prima possibile la dotazione organica prevista; i professionisti che vi operano cercano di dare il massimo per garantire il rispetto dei tempi massimi di risposta, dando la priorità a esami oncologici e urgenti. In questo periodo sono stati messi in atto interventi (tra cui il ricorso all’aggiuntiva e all’ausilio di personale da altre sedi aziendali) oltre all’acquisizione di nuove apparecchiature automatiche, che hanno garantito fino a oggi 11.176 esami istologici e 24.482 esami citologici solo per Pescia-Pistoia, a cui si aggiungono oltre 42mila per Empoli-Prato e Firenze".