Caos sfalci in Padule. I proprietari terrieri chiedono aiuto a Giani

L’appello al governatore della Toscana dell’associazione Terra Nostra "Assoluto silenzio dopo le promesse rivolte ai sindaci rivieraschi due mesi fa".

Caos sfalci in Padule. I proprietari terrieri chiedono aiuto a Giani

Caos sfalci in Padule. I proprietari terrieri chiedono aiuto a Giani

Doveva essere un’attesa di dieci giorni e invece sono passati quasi due mesi e ancora l’avvocatura regionale non si è espressa sui chiarimenti richiesti per il regolamento sugli sfalci in Padule. Nel frattempo la pazienza dei proprietari terrieri si sta sempre più assottigliando. Da qui la decisione di lanciare un appello al presidente della Regione Eugenio Giani affinché "intervenga e riporti il tutto nella giusta dimensione ed ascolti i nostri accorati avvertimenti. Il Padule di Fucecchio è, oltre ad una delle più grandi area umide interne di interesse floro-faunistico di Europa, una cassa di espansione naturale di interesse fondamentale dal punto di vista della protezione civile. Ci auguriamo presidente, che l’abbiano investita del problema e lei stesso lo abbia valutato per l’importanza che riveste, alternativamente, mantenendo questo silenzio assordante, nostro malgrado, non ci resterà altro che organizzare una manifestazione di protesta ad oltranza dinanzi ai suoi uffici".

L’associazione Terra Nostra Unita si firma come "fiduciosi ancora per poco" e porta avanti il proprio diritto ad avere delle risposte certe e in tempi brevi. "Siamo giunti quasi anche alla fine del mese di aprile e puntualmente le promesse e le rassicurazioni rivolte ad alcuni dei sindaci dei territori rivieraschi del Padule di Fucecchio da parte di alcuni esponenti politici regionali con particolar riferimento all’assessore Monia Monni, sono cadute nel baratro dell’assoluto silenzio – si scrive nella nota di Terra Nostra Unita –. Ha dell’incredibile come non solo siano trascorsi i famosi dieci giorni richiesti dagli organi regionali dell’ufficio Ambiente per consultare la propria avvocatura per i necessari pareri legali affinché si trovasse la giusta formulazione per rendere i doverosi chiarimenti che dipanassero la questione pulitura e manutenzioni dell’area e dei territori palustri, ma addirittura siano trascorsi quasi due mesi". Una sospensione che non è più tollerabile per Terra Nostra Unita.

"Tutta questa incertezza sorge dall’inadempienza dell’organo regionale stesso, visto che sono tre anni che ha emanato un regolamento che prevedeva il varo di uno specifico disciplinare che fornisse molte delle risposte che da mesi abbiamo chiesto a gran voce, inspiegabilmente mai attuato".

Arianna Fisicaro