Botta e risposta sul verde: "La Regione se ne lava le mani": "Siamo solo soci delle Terme"

L’assessore regionale Ciuoffo replica all’interrogazione di Capecchi sulla tutela del patrimonio "È stata aperta una programmazione di interventi, ma la salvaguardia non spetta a Firenze".

Botta e risposta sul verde: "La Regione se ne lava le mani": "Siamo solo soci delle Terme"

Botta e risposta sul verde: "La Regione se ne lava le mani": "Siamo solo soci delle Terme"

"Alla Regione si attribuisce un ruolo che non ha, perché non è proprietaria, ma socia di maggioranza della società Terme". Così ha risposto l’assessore regionale Stefano Ciuoffo durante la seduta della commissione sviluppo economico e rurale, presieduta da Ilaria Bugetti (Pd), all’interrogazione di Alessandro Capecchi (FdI) in merito alle iniziative promosse da Firenze per tutelare il patrimonio arboreo dello stabilimento ’La Salute’.

La richiesta di chiarimenti è nata in seguito all’ incidente che il 10 novembre scorso ha visto la caduta di un grosso pino all’interno della struttura, con il ferimento di sette persone tra le quali anche l’amministratore unico della società Alessandro Michelotti. Ciuoffo, riguardo alla richiesta sull’ultimo controllo della stabilità degli alberi e sulla ricognizione dello stato di salute delle piante presenti nel parco termale, ha dichiarato che "la società ha risposto che l’ultima ricognizione con abbattimento di piante risale al 2019. Le Terme hanno aperto una ricognizione complessiva del patrimonio arboreo con programmazione di interventi, individuando il corpo forestale nel soggetto per la realizzazione delle opere".

Capecchi si è detto "parzialmente soddisfatto della risposta, perché è vero che la società è la prima a rispondere attraverso i suoi amministratori, ma è vero anche che la Regione è il socio di maggioranza, e lo stabilimento si può dunque considerare proprietà della Regione tramite le Terme, che controlla con poco meno del 70% del capitale sociale e quindi, anche se indirettamente, la Regione detiene una corresponsabilità sulla tutela e la sicurezza delle proprietà termali". Capecchi ha ribadito che "i parchi hanno un aspetto centrale per la riqualificazione della città e non si può scaricare sul Comune l’onere per motivi di sicurezza. La Regione non si metta dietro le spalla la responsabilità".

L’incidente del 10 novembre è ancora vivido nella mente della città. Le radici di un grosso pino, all’interno dello stabilimento termale La Salute, nella parte che dà sull’ingresso principale, sono venute via dal terreno. La chioma dell’imponente albero ha centrato sette persone presenti in quel momento all’interno dell’edificio. La sera prima alcuni ignoti sono penetrati all’interno della Salute e, approfittando dell’allestimento in corso della Baita di Babbo Natale, che dopo l’incidente ha traslocato al mercato coperto, hanno effettuato un vero e proprio saccheggio di generi alimentari. Alessandro Michelotti, amministratore delle Terme, ha contattato la polizia di Stato e alcuni agenti del commissariato sono stati inviati sul posto per effettuare un sopralluogo. Insieme a Michelotti, c’era anche Marisa Baccaro, per tanti anni dipendente delle Terme, madre dell’ex vicesindaco Ennio Rucco. Oltre a loro e a due agenti del commissariato, nell’incidente sono rimasti coinvolti anche la madre di Paolo Grossi, organizzatore della Baita di Babbo Natale, e due collaboratori della manifestazione.

Daniele Bernardini