Bernacchi si dimette da Confindustria: "L’assenza di una variante per i tir danneggia le cartiere e Pinocchio"

Il presidente della Fondazione nazionale Carlo Collodi critica l’immobilismo di associazioni ed enti .

Bernacchi si dimette da Confindustria: "L’assenza di una variante per i tir danneggia le cartiere e Pinocchio"

Bernacchi si dimette da Confindustria: "L’assenza di una variante per i tir danneggia le cartiere e Pinocchio"

Il presidente della Fondazione nazionale Carlo Collodi, Pier Francesco Bernacchi, si è dimesso da capogruppo turismo sezione terziario di Confindustria Toscana Nord.

Perché questa decisione?

"Ho presentato le dimissioni irrevocabili circa una settimana fa, intravedendo possibili conflitti di interesse tra l’incarico rivestito e quello di presidente della Fondazione, proprietaria del Parco Policentrico Collodi Pinocchio. Avevo chiesto al presidente di Confindustria Toscana Nord un incontro ma, alla data delle dimissioni, non ho ricevuto risposta".

In che senso ci sarebbe un ‘possibile conflitto d’interesse’ per il Parco Policentrico Collodi-Pinocchio?

"Perché sul tema della viabilità non siamo pienamente concordi. Sono anni che è evidente la necessità di una variante per i tir diretti alle cartiere, la cui assenza le sta danneggiando. Tutti noi condividiamo l’importanza che le cartiere rivestono per l’economia e in termini di occupazione, bene se ne arriveranno altre, mi meraviglia la mancanza di riguardo dimostrata nei fatti da associazioni di categoria e istituzioni. In questo ampia parte di responsabilità l’hanno avuta alcuni degli enti che sono gli stessi attuatori del Parco Policentrico: mentre Fondazione e Ministero della Cultura si sono adoperati in questi anni, gli altri sono rimasti fermi. La Fondazione ha portato a termine i suoi impegni, con l’acquisto delle proprietà necessarie all’ampliamento del Parco, mentre le Provincie di Pistoia e di Lucca, i Comuni di Pescia e Capannori, la Regione Toscana non sono riusciti a concludere un accordo e dare il via ai lavori pur sapendo che la coesistenza di tir e turisti avrebbe creato problematiche. È lampante quanto sia inadeguato far passare tutti su una piccola strada come via delle Cartiere o su via Pasquinelli a doppio senso di marcia. Ci sono risvolti negativi anche per il Parco Policentrico che ingloba Villa e Giardino Garzoni, Parco di Pinocchio, il nuovo Paese dei Balocchi nella ex cartiera Panigada, spazio al coperto che consentirà di restare aperti tutto l’anno, portando lavoro e turisti; sulle colline di Capannori nasceranno la Fattoria didattica di Pinocchio e il parco degli Amici di Pinocchio con opere di importanti architetti come Zaha Hadid, Daniel Libeskind o Mario Botta; sarà ampliata la Biblioteca Collodiana e creati nuovi parcheggi. Un Parco enorme per migliaia di visitatori non può coesistere con il passaggio dei tir, la cui presenza intacca il valore culturale e artistico del paese di Pinocchio, tra i borghi più belli d’Italia, Bandiera Arancione del Touring Club. In più Collodi è stata scelta come sede della Sec-Società Europea di Cultura proprio per la sua valenza di carattere internazionale".

Confindustria chiede di continuare a far passare i tir attraverso Collodi?

"Infatti, qui sta la questione che mi ha spinto a dimettermi. Da anni aspettiamo una circonvallazione che liberi il paese dai tir. Quando succede un incidente o un tir ha un guasto, si blocca tutto e la sicurezza dei pedoni è precaria. Il Comune di Pescia inizierà i lavori per nuovi marciapiedi per una maggiore sicurezza dei pedoni e migliorare l’arredo urbano di Collodi. Un intervento apprezzato, necessario ma problematico per i tir. Tra qualche mese partirà poi l’intervento di messa in sicurezza del viadotto di Ponte all’Abate con la sua chiusura al transito".

Quali le ripercussioni sul Parco?

"Già il senso unico alternato su Ponte all’Abate ci ha fatto perdere il 30% di presenze. Con i lavori ai marciapiedi, il doppio senso su via Pasquinelli da condividere con i tir, la chiusura di Ponte all’Abate perderemo visitatori fin dalle festività natalizie, compromettendo anche l’alta stagione. È stato ignorato che il Parco, moltiplicatore di presenze, porta occupazione e lavoro".

Pensa ci siano soluzioni a breve o lungo termine?

"Le soluzioni ci sono sempre, però bisogna volerle e saperle trovare, sedendosi a un tavolo senza il pregiudizio degli attori principali. La Fondazione Collodi c’è sempre stata. La Provincia di Pistoia ha due progetti, il primo orientato alla costruzione di una galleria sotto Collodi Castello, il secondo è quello della circonvallazione, una strada che da via Lucchese si immetta nella via che porta a Villa Basilica. Questo è il progetto che avrebbe un impatto migliore per noi e per le cartiere: i tir percorrerebbero un tragitto più breve, con risparmio di tempo e di denaro. L’80% dei mezzi pesanti proviene dalle cartiere di Capannori collegate a quelle di Villa Basilica. Abbiamo dichiarato di essere pronti a cedere gratuitamente i terreni necessari per la nuova strada, ma non mi risulta che il sindaco di Capannori si sia mai espresso mentre l’ex sindaco di Villa Basilica non è andato oltre rassicurazioni di facciata".

Emanuele Cutsodontis