REDAZIONE MONTECATINI

Avvocato indagato per peculato: "Come amministratore di sostegno sottraeva denaro a un anziano"

La finanza ha sequestrato oltre 7mila euro di cui il professionista si sarebbe appropriato fra il 2020 e il 2021

La guardia di finanza di Pistoia ha eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Pistoia, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di un avvocato con studio a Pescia. Il legale è ritenuto responsabile, allo stato delle indagini e salva la presunzione di innocenza fino alla sentenza definitiva, del reato di peculato, ai danni di un anziano di cui era stato nominato amministratore di sostegno. A carico dell’avvocato anche l’accusa di falsità ideologica in atti pubblici.

Le forze dell’ordine hanno sequestrato somme di denaro per un totale di 7.225,20 euro, pari agli importi di cui il professionista si sarebbe appropriato, tra il 2020 ed il 2021, prelevandoli indebitamente dal conto corrente del suo assistito e falsificando i rendiconti, in modo da nascondere i prelievi indebiti. Allo stato del procedimento, secondo l’ipotesi vagliata dal giudice nel provvedimento cautelare reale, fatte salve le successive valutazioni in merito all’effettivo e definitivo accertamento delle responsabilità della persona attualmente sottoposte ad indagini, ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna, le indagini, che sono state condotte dal nucleo di polizia economico-finanziaria di Pistoia, hanno consentito di ricostruire l’anomala condotta del professionista, facendo emergere le numerose incoerenze esistenti tra i movimenti risultanti dalla documentazione bancaria acquisita e quanto rendicontato dall’amministratore di sostegno.

Gli agenti hanno controllato anche l’eventuale indicazione di redditi da pensione inferiori a quelli effettivamente percepiti, la sussistenza di prelevamenti in contanti non giustificati o di pagamenti registrati in misura superiore a quelli realmente eseguiti. Una brillante operazione, che costituisce una ulteriore testimonianza della costante collaborazione offerta dalla guardia di finanza al lavoro della magistratura, nell’ambito della comune azione volta a tutelare la legalità e ad aggredire i proventi illeciti frutto di attività delittuose.