Allarme truffe agli anziani. Vittime circuite al telefono

I malviventi hanno chiesto somme ingenti fingendo disgrazie ai parenti. Bottino di migliaia di euro. Rubati anche gioielli dalle case "visitate".

Allarme truffe agli anziani. Vittime circuite al telefono

Allarme truffe agli anziani. Vittime circuite al telefono

PESCIA

Anziani soli presi di mira dai truffatori. Di casi accertati, con la denuncia già presentata alle forze dell’ordine, se ne contano almeno due, verificatisi a pochi giorni l’uno dall’altro. Il sistema utilizzato è sempre lo stesso: telefonano alla vittima prescelta, si fingono amici di un parente stretto in difficoltà ed estorcono alle vittime ingenti somme di denaro.

La prima anziana truffata è una ultraottantenne che, da sola, vive in una villetta nella periferia collinare di Pescia. I malviventi l’hanno chiamata a casa per telefono. L’interlocutore si è finto il nipote e, in lacrime, le ha raccontato che il padre era stato arrestato e aveva bisogno di un’importante somma per evitare il carcere. Nel giro di pochi minuti, le ha detto, si sarebbe presentato da lei il direttore di un fantomatico ufficio postale, per farsi consegnare il denaro necessario. L’anziana è andata nel panico ed è corsa a prendere il piccolo tesoretto che teneva nascosto in casa. Mentre, sconvolta e confusa, controllava la cifra che avrebbe dovuto pagare, si è presentato il truffatore, che le ha preso l’intera busta con i soldi, dicendole che avrebbe verificato in ufficio se fosse stato quanto richiesto, e subito se ne è andato. In realtà, la busta conteneva molte migliaia di euro, una somma decisamente più elevata di quella che i banditi avevano cercato di estorcere alla donna. Pochi muniti dopo è tornato a casa il figlio, che si è trovato davanti la madre turbata e si è fatto spiegare cosa fosse accaduto. Da una verifica, dalla casa sono spariti anche un paio di oggetti d’oro che erano appoggiati su un mobile. La famiglia ha immediatamente presentato denuncia.

Pochi giorni dopo, la banda ha colpito una seconda donna, usando la stessa tecnica. In entrambi i casi, il bottino è di diverse migliaia di euro e di alcuni preziosi. Pare evidente che i truffatori colpiscano a botta sicura, dal momento che sembra conoscano i nomi e i numeri di telefono delle case e dei familiari. Sono informati anche sugli orari di lavoro dei componenti della famiglia.

La raccomandazione delle forze dell’ordine è sempre la stessa: diffidare di chi chiede soldi per conto di un parente, non consegnare per nessun motivo denaro, chiamare immediatamente i numeri di emergenza.

Emanuele Cutsodontis