Alival, soltanto due mesi di vita. In Calabria dipendenti già a casa

Lactalis tira dritto sulla chiusura dello stabilimento. A San Gregorio operai licenziati con whatsapp

Una manifestazione sindacale davanti allo stabilimento Alival

Una manifestazione sindacale davanti allo stabilimento Alival

Ponte Buggianese (Pistoia), 1 febbraio 2023 -  Come annunciato lo scorso anno, la multinazionale Lactalis chiude come da programma lo stabilimento Alival di Ponte Buggianese a fine marzo. Undici dipendenti saranno trasferiti nello stabilimento di Porcari (Lucca), mentre altri 45 riceveranno soldi e la garanzia di prelazione per un posto di lavoro quando il sito produttivo verrà riassegnato ad altro soggetto.

Ai loro colleghi di Reggio Calabria però è andata decisamente peggio. Hanno perso il posto con un semplice messaggio whatsapp da parte del collega che si occupa delle turnazioni. "Oggi termina il rapporto di lavoro con questa azienda". Così, senza nessun preavviso ai sindacati, da una notifica di chat telefonica il 29 dicembre scorso i 79 lavoratori del caseificio Alival di San Gregorio hanno saputo che nel 2023 non sarebbero più rientrati nello stabilimento destinato alla chiusura e che, secondo il piano di crisi, avrebbe dovuto comunque funzionare fino alla fatidica data del 31 marzo. Invece adesso sono a casa; ancora salva la corresponsione dello stipendio, ma con un impatto psicologico durissimo su uomini e donne che già da mesi vivono con la minaccia di perdere il lavoro.

La notizia è stata riportata dal quotidiano on line Reggio Today. Un’altra dimostrazione che Lactalis, in questa vicenda, non ha guardato in faccia a nessuno.