MICHELA MONTI
Cronaca

Accusati di spaccio, liberi per prescrizione

Furono arrestati nel 2013 perchè accusati di cedere eroina ai minorenni

Un'aula di tribunale (Foto d'archivio)

Montecatini 18 ottobre 2019 - Tutti assolti per non luogo a procedere a causa della sopraggiunta prescrizione. Sono liberi dopo quasi venti udienze e sette anni di processo penale undici cittadini di origine albanese e rumena che furono arrestati dalla polizia di Pistoia con l’accusa di spaccio di eroina. Al tempo, tra il 2011 e il 2013, diverse posizioni risultavano persino aggravate dalla cessione della droga a ragazzi minorenni. Ieri mattina in seduta collegiale, il giudice Stefano Billè, ha archiviato tutte le posizioni. A difenderli per tanti lunghi anni di procedimento una fila di avvocati.

 

A partire da Federico Puggelli del foro di Pistoia, Sandro Malucchi, Stefania Siciliani, Luciano pilchi, Valeria Fontana e Costanza Malerba. L’arresto degli undici presunti spacciatori fece scalpore all’epoca. L’operazione chiamata dalla polizia con il nome «Rewind» coinvolgeva la Valdinievole, Pistoia ma anche la provincia di Prato. Secondo gli inquirenti le persone coinvolte dalle misure cautelari avevano organizzato una vera e propria centrale di spaccio dell’eroina. Quindici gli arresti nel 2013, quattro le posizioni stralciate poi durante gli anni del processo. L’indagine era cominciata a gennaio 2011 a seguito di alcuni sequestri di eroina effettuati a Pistoia e Pescia. Tra gli acquirenti furono individuati alcuni minorenni che facevano uso della sostanza fumandola sciolta sulla carta stagnola.

 

Nel corso delle indagini, coordinate dal procuratore Giuseppe Grieco, sono state effettuate intercettazioni telefoniche e ambientali, monitorati, anche con videoriprese, vari passaggi di eroina tra diversi acquirenti, tutti identificati, effettuati 10 arresti in flagranza di reato e sequestri per circa 1 kg di eroina.Con l’esecuzione da parte della polizia di Pistoia delle ordinanze di custodia cautelare, si riteneva debellata un’organizzazione dedita al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti che aveva base in Albania, ma che operava soprattutto nelle province di Padova, Milano, Brescia e Pistoia.

 

Nel territorio provinciale in particolare avveniva lo spaccio, i cui acquirenti erano in gran parte minorenni. La droga, secondo quanto ricostruito dai poliziotti, veniva stoccata in provincia di Padova e tra Brescia e Milano, era nella disponibilità di cittadini albanesi che risiedevano in quelle province, e veniva consegnata ad un loro connazionale che gestiva il giro a Pistoia solo dopo che era stato concluso l’accordo via internet con il capo dell’organizzazione in Albania. La fase finale dell’operazione che si concluse con gli arresti aveva visto impegnati, oltre al personale della questura di Pistoia e del commissariato di Pescia, anche operatori delle squadre mobili di Teramo, e Brescia, nonché le pattuglia del Reparto prevenzione crimine Toscana e le unità cinofile antidroga provenienti da Padova e Firenze.

 

Da ieri invece, gli undici coinvolti nel processo sono tornati tutti liberi. Il non luogo a procedere per sopraggiunta prescrizione è stato possibile perchè i reati dei coinvolti sono stati nel frattempo derubricati dal primo al quinto comma. In pratica il giudice ha riconosciuto la diversità delle sostanze oggetto di spaccio ma anche la quantità delle cessioni e quindi il reato previsto: in questo caso è prevista una condanna dai 6 mesi ai quattro anni di carcere e c’è la possibilità della prescrizione. Inizialmente invece, gli undici erano accusati secondo il primo comma del testo che disciplina le leggi in materia di stupefacenti. In quel caso la pena prevista era dai 6 ai 20 anni di carcere e da una multa che poteva arrivare anche a 260mila euro.