Accorpamenti saltati. Il Governo fa dietrofront. Salvi gli istituti locali

La Regione recepisce il decreto ’Milleproroghe’, che fa saltare undici fusioni. L’Anzilotti e i comprensivi di Larciano e Lamporecchio non saranno toccati . .

Accorpamenti saltati. Il Governo fa dietrofront. Salvi gli istituti locali

Accorpamenti saltati. Il Governo fa dietrofront. Salvi gli istituti locali

Scongiurato, almeno nell’immediato, il rischio di accorpamento per l’agrario Anzilotti di Pescia e i due istituti comprensivi di Larciano e Lamporecchio. La notizia era nell’aria da qualche giorno ma da ieri è divenuta ufficiale: alla luce del decreto Milleproroghe, per la Toscana, gli accorpamenti scolastici sono stati drasticamente ridotti da 15 a 4. "Le quattro scuole da accorpare – fanno sapere dalla Regione – le abbiamo scelte sulla base del criterio numerico, ossia partendo da quelle con un numero di studentesse e studenti più basso". Si tratta di Stazzema (165 alunni), Fosdinovo (247), Pescaglia (228) e Sansepolcro (355)

Numeri ben lontani da quelli dell’Anzilotti (che di studenti ne conta 524), del Ferrucci (586) e del Berni (593). Dirigenti scolastici, direttori amministrativi e personale Ata possono quindi tirare un sospiro di sollievo. "Finalmente il Ministero dell’istruzione e del merito – ha commentato a caldo la segretaria provinciale Cgil Scuola Lucia Bagnoli – si è reso conto che sta facendo una scelta sbagliata. Arrivare a chiudere scuole, come avevano intenzione di fare, esclusivamente in nome del risparmio economico, non era accettabile. Le tabelle sulle quali si fanno i calcoli per il personale scolastico sono obsolete. L’accorpamento avrebbe significato la perdita sull’organico di diritto dei direttori e degli assistenti amministrativi oltre che del personale Ata. Sarebbe stata una tragedia. Senza considerare i problemi annessi e connessi, a partire dall’unificazione di due Ptof che a questo punto dell’anno scolastico sono già stati elaborato e approvati dalle singole scuole. Le famiglie rischiano di trovarsi di fronte a una offerta differente da quella scelta. Fortunatamente questa operazione viene quanto meno rimandata. Non si può agire in corsa".

Grande preoccupazione era stata registrata in questi giorni in Valdinievole, e nella fattispecie nel grande polo scolastico pesciatino, a causa dell’incertezza legata al futuro dell’istituto agrario Anzilotti che, secondo i criteri di legge, dovrebbe venire accorpato a un’altra scuola superiore di Pescia perdendo la propria dirigenza e la relativa autonomia. Sul tema si era fatta sentire la consigliera regionale Federica Fratoni: "Premesso – aveva dichiarato nei giorni scorsi – che questa situazione che stiamo vivendo è causata dalla precisa volontà del governo di disinvestire nella scuola pubblica producendo tagli lineari, quello che sta accadendo all’istituto Anzilotti merita grande attenzione, sia per la storicità che per la peculiarità di quell’istituto. Pescia è stata inserita di recente tra le aree eligibili, avendo un ampio bacino montano".

Giovanna La Porta