
La compagine israeliana tra le protagoniste nel Gp Industrie del Marmo
"Abbiamo bisogno di pace e facendo correre insieme russi, israeliani, ucraini e americani, nel nostro piccolo ci siamo riusciti e se ci riusciamo noi, devono riuscirci anche i grandi della terra". E’ molto soddisfatto Andrea Borghini, il presidente della Fausto Coppi, all’indomani della 36ª edizione del gran premio “Industrie del Marmo“, la corsa internazionale per under 23. "Dallo sport e dalla corsa è arrivato un messaggio forte, ma nella giornata tutto è andato per il verso giusto, dal meteo alla location in piazza Menconi dove pensiamo di tornare per le prossime edizioni".
Un finale con arrivo solitario a braccia alzate, lo sprint del gruppo per il secondo posto, una gara appassionante con tanti ritiri ma anche con tanti spunti tecnici interessanti tra giovani che si sono dati battaglia dal mare ai monti. E alcuni di loro saranno i campioni di domani. La 36ª edizione del gran premio va in archivio ma sarà ricordata anche perché ha fatto correre insieme corridori di nazioni in guerra tra loro. Giovani Under 23 che si sono affrontati con l’arma delle ruote, e se alla fine sul podio assoluto sono saliti il russo Ilya Savekin e gli italiani Federico Biagini e Alessio Menghini, sul podio delle tre maglie (bianca per il vincitore assoluto, verde per i gran premi della montagna, ciclamino per i traguardi volanti) oltre al russo Savekin sono saliti il danese Kevin Biel (anche la Danimarca fornisce armi alla Ucraina) e il massese di origine croate Matteo Lapo Bozicevich.
Soddisfatto è anche Fabrizio Convalle, ex corridore professionista e vice presidente della Fausto Coppi: "È andato tutto benissimo e abbiamo ricevuto complimenti per l’organizzazione, il percorso, la logistica in piazza, il panorama che il tracciato ha offerto. Complimenti sono arrivati anche dal presidente della giuria, il lussemburghese Claudine Conter che di corse ne ha viste, a cominciare da Tour de France e Vuelta spagnola".
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