MAURIZIO MUNDA
Sport

Gran premio di ciclismo 'Industrie del marmo': 36ª edizione a Carrara tra mare e monti

La 36ª edizione del Gran premio di ciclismo 'Industrie del marmo' si terrà a Carrara, con 180 km di gara tra mare e monti.

La presentazione del Gran premio internazionale di ciclismo ’Industrie del marmo’ con il prefetto Aprea, il questore Venezia e il deputato Barabotti

La presentazione del Gran premio internazionale di ciclismo ’Industrie del marmo’ con il prefetto Aprea, il questore Venezia e il deputato Barabotti

"Organizzare una gara ciclistica è sempre più complicato, ci sono mille difficoltà, ma il nostro obiettivo è quello di costruire qualche cosa di più importante per far crescere tutto il movimento e il nostro sogno resta un velodromo sul mare". Così Andrea Borghni, il presidente della società Fausto Coppi di Carrara, ha aperto la presentazione della 36ª edizione del Gran premio internazionale di ciclismo ’Industrie del marmo’ in programma domani. Una gara di 180 km, tra mare e monti, riservata agli under 23, con il patrocinio di Provincia, Comune di Carrara, Fondazione Cassa di risparmio di Carrara, Uci, Fdci e Anas. Alla presentazione sono intervenuti anche il prefetto Guido Aprea, il nuovo questore Bianca Venezia, gli assessori comunali a sport e lavori pubblici rispettivamente Lara Benfatto ed Elena Guadagni, i rappresentanti della Federazione ciclistica nazionale, Laura Puccetti e Fabrizio Bontempi, e provinciale, Maria Pardini, e il deputato Andrea Barabotti. "E’ una corsa sempre più importante, sia per gli aspetti tecnici che per il paesaggio che offre", ha continuato Borghini.

E i numeri della corsa lo dimostrano: 30 squadre (21 italiane e 9 straniere provenienti da Spagna, Sud America, Slovenia, Austria, Stati Uniti, Principato di Monaco, Ucraina e Israele), 168 partenti, 180 km con 4 Gran premi della montagna ai ponti di Vara. A presentare la serata Antonio Mannori, nostro collaboratore e speaker ufficiale di tante gare sulle due ruote.

"In gara ci saranno atleti anche di Nazioni in guerra – ha detto il prefetto Aprea – e lo sport dimostra di essere l’antidoto ai malesseri del mondo perché i corridori gareggiano con spirito di pace". L’ex ciclista professionista Fabrizio Convalle è tra gli organizzatori: "Abbiamo avuto tante richieste e abbiamo cercato di accontentare tutti – ha detto Convalle – ma qualcuno è rimasto fuori perchè il numero massimo di iscritti non può superare quello previsto dal regolamento internazionale". Convalle ha reso omaggio al patron Giorgio Borghini, presente in sala, che ha ideato e portato avanti per tanti anni il Gran premio.

Ma non è solo una gara, come ha sottolineato l’assessora Benfatto: "Grazie alla tenacia degli organizzatori, è un evento unico, non solo sportivo ma anche turistico, si può godere delle bellezze del territorio. E poi lo sport è un ponte tra i popoli". Dalla Federazione nazionale sono arrivati i complimenti per gli organizzatori e anche un invito per le strutture: "Per noi l’impiantistica è importante per tutto il movimento, per la sicurezza degli allenamenti", ha aggiunto la Puccetti. Gli interventi sono stati chiusi da Gualtiero Magnani, la memoria dello sport carrarese: "Questa corsa – ha affermato – è un momento dell’identità della città: è organizzata con serietà, c’è la qualità del percorso, il livello è alto". E a fine gara saranno tre le maglie assegnate: al vincitore assoluto, al vincitore del Gran premio della montagna e a quello dei traguardi volanti.

Maurizio Munda

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